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Abbiategrasso, Legambiente all’attacco. ‘Torna lo spettro del centro commerciale’

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ABBIATEGRASSO – Come da copione: l’immobiliare bergamasca Essedue รจ risorta dalle ceneri con l’ennesimo progetto di centro commerciale dietro all’Annunciata, dove si combatte dalla fine degli anni Novanta per salvare quell’ultimo fazzoletto di terra tra il Naviglio Grande e l’ex convento. Nonostante le lunghe battaglie sul campo e nei tribunali per impedire nuovo cemento di cui la cittร  non ha proprio bisogno, Essedue cerca di approfittare dei saldi di fine stagione offerti dal piano urbanistico riesumato dalla Giunta Nai-Albetti e mette sul banco un bel progettino pensato lungamente in questi mesi di apparente bonaccia perchรฉ il Comune questa volta non possa proprio dire di no. Ricordiamo infatti che giร  ben due progetti commerciali di Essedue e BCS sono stati respinti dalla precedente Giunta Arrara.
Evidentemente imbarazzato, il sindaco ha precisato che รจ pura combinazione che il progetto sia stato presentato prima delle vacanze estive e prima di poter riscrivere il nuovo piano urbanistico (che le norme regionali impongono di fare). Noi gli crediamo assolutamente, ma gli rimproveriamo due cose:
1. l’annullamento del piano urbanistico della Giunta Arrara senza avere subito impostato il nuovo PGT cosicchรฉ ad oggi chiunque puรฒ costruire in qualsiasi area libera grazie al vecchio e devastate PGT del 2010 della Giunta Albetti;
2. la totale fatalitร  con cui sembra accettare questo progetto arrendendosi alla libera iniziativa privata come se ignorasse di un solo colpo le norme sull’urbanistica, sul commercio e sulla tutela ambientale. Una recentissima sentenza della Corte Costituzionale ribadisce invece ancora una volta le prerogative dei Comuni in materia di pianificazione urbanistica anche a discapito delle proprietร  private (http://www.anci.lombardia.it/dettaglio-news/20197181621-consumo-di-suolo-anci-lombardia-corte-costituzionale-conferma-libert%C3%A0-pianificatoria-dei-comuni-dei-territori/www.anci.lombardia.it).
E’ per questi motivi che Legambiente Terre di Parchi, dopo aver visionato i documenti dove si contano ben 12 strutture di vendita di cui 3 di ristorazione per oltre 800 coperti e 4 lotti residenziali piรน relativi parcheggi, si opporrร  a un progetto che nascerร  senza una regia politica che avrebbe dovuto invece assicurare l’equilibrio tra interessi pubblici e privati. Un progetto di questa portata avrebbe dovuto sottostare a una attenta programmazione urbanistica coinvolgendo tutta la cittร  perchรฉ รจ indubbio che avrร  impatti sul fragile commercio locale, sul delicato paesaggio storico, sulla viabilitร  di una zona di collegamento nevralgica, sul sistema delle acque, e non ultimo, sull’annoso tema della zone dismesse.
E’ preoccupante infatti che il sindaco Nai sia colpito improvvisamente da un cosรฌ forte strabismo da non vedere quei 5 ettari di cemento abbandonato della Siltal e della centrale elettrica Enel proprio accanto al progetto di Essedue, che pure ha la presunzione di “riqualificare” ambientalmente l’area: se si deve riqualificare, che si inizi proprio dalle aree dismesse!
In definitiva, se ancora una volta una Giunta di Abbiategrasso renderร  piรน conveniente cementificare su terreni agricoli piuttosto che su aree dismesse, Abbiategrasso sarร  purtroppo destinata a trasformarsi in una periferia degradata dell’hinterland di MIlano dove i propri gioielli storici e architettonici saranno sepolti da capannoni abbandonati e da squallidi centri commerciali dipinti di verde.

 

Legambiente Terre di Parchi

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