― pubblicità ―

Dall'archivio:

Abbiategrasso, la ‘puntura’: censurabile mandare Cattoni al wc, ma perché Tagliabue invece si può insultare in libertà? Chi avvelena i pozzi del Consiglio?

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

ABBIATEGRASSO – Premessa necessaria, ancorché dolorosa per chi scrive. Emanuele Gallotti (che dello scrivente è amico, e le amicizie non si rinnegano, nemmeno nei momenti difficili: Lele era e resta un mio amico) ha sbagliato. Punto. E’ facile dirlo, ed anche giusto. Errore grave, punto. Né più, né meno. Non si invita un consigliere comunale, espressione della volontà popolare, ad andare di corpo o al più vicino wc. Certo, gli esempi che ci arrivano dalle aule del Parlamento, il cuore pulsante della democrazia, non sono dei più edificanti. E allora fa abbastanza sorridere la vena censoria dei 5 Stelle, il partito ‘battezzato’ dal Vaffa(nculo) Day e la cui attuale vicepresidente del Senato, Paola Taverna, si esprimeva col ben noto ‘siete dei mafiosi e delle merde’.

E allora.. Non si manda a ca..re il consigliere Cattoni, e ci mancherebbe. Non si degradano le aule della politica, ma questo vale per Cattoni e le opposizioni come per la maggioranza. E allora riavvolgiamo i nastri della memoria… Giovedì 3 ottobre 2019, Consiglio comunale sul parco commerciale con folta partecipazione di pubblico. Rileggiamo parte di un nostro pezzo su quella serata.

“Ma riproponiamo i fatti: dopo le 21.30, col Consiglio cominciato da oltre un’ora, dopo essere stata attaccata da alcuni esponenti di opposizione per delle sue dichiarazioni rilasciate nella precedente seduta, il giovane consigliere (23 anni) della Lega, Martina Garavaglia, ha un malore e deve ricorrere alle cure dei sanitari di un’ambulanza, che accorre in pochi minuti al castello. Verrà ricoverata all’ospedale di Magenta, da cui fortunatamente è uscita ieri senza gravi conseguenze.

Tuttavia è quello che succede durante il suo trasporto che ha dell’incredibile: basterà visionare i lavori della seduta e risentire l’audio per accorgersi che, mentre i colleghi la soccorrevano nel retro dell’aula, le viene urlato di tutto. ‘Adesso vai a Magenta, visto che per colpa vostra il Pronto Soccorso di Abbiategrasso è chiuso’. Le urla dei bovari (altro termine non esiste, trattasi di bovari) continuano all’esterno, mentre viene portata in ambulanza”.

Quella sera Marco Aziani, presente in sala, diffonde un video nel quale un gentile signore del pubblico si alza e dice placido ‘Tagliabue ma vai a cagare’. Ora.. Non era un consigliere, ma la massima assise resta la massima assise. Tagliabue e la maggioranza, quella sera, furono ricoperte di insulti e improperi. E cosa fecero le opposizioni, Cambiamo Abbiategrasso in primis? Nulla. Gli unici comunicati di sostegno arrivarono dalla maggioranza e da esponenti della Lega.

Tagliabue peraltro, e con tutto il rispetto, da Presidente del Consiglio è una carica istituzionale ancor più rilevante di un consigliere comunale (che ha ovviamente tutta la sua dignità).

Quindi, per coerenza, magari sarebbe servita una parziale rettifica, o un ravvedimento tardivo ma comunque operoso.

E poi, e ancora.. Abbiamo già scritto che quello del 15 gennaio è stato un Consiglio comunale indecoroso. In-de-co-ro-so. L’ultimo di una lunga serie. Dal 1994 a oggi, questa è la Consigliatura PEGGIORE mai eletta. Ma chi li ha avvelenati, i pozzi del dibattito politico? Chi ha alzato toni, temperatura e livello del dibattito sino a farlo scadere ad un livello così degradante?

Non si assolve Gallotti dicendo che tanto ormai siamo arrivati così in basso che un vaffanculo in più (o in meno) NON cambia la situazione. Sarebbe sbagliato.

Però attenzione ai due pesi e due misure, perché mentre Marco Tagliabue (ed anche il sindaco Nai, seppure in maniera meno pesante) veniva mandato ‘a quel paese’, durante e dopo da Cambiamo Abbiategrasso, Pd e 5 Stelle non arrivò un rigo di sdegno. O di censura delle modalità da jungla adottate da parte del pubblico presente.

E allora, gentili signori, le vostre reprimende ci paiono meno credibili. Perché è da mo che il Consiglio comunale di Abbiategrasso è una via di mezzo tra bar, stalla e stallazzo. E ben prima della DISDICEVOLE performance di Gallotti. Ma se è disdicevole la sua, lo è altrettanto un insulto a Marco Tagliabue. Per tutti, ma non per voi censori, che per dirla con Edoardo Bennato ‘ci fate lezione di morale’.

Fabrizio Provera

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi