ABBIATEGRASSO- Il meritato riposo l’ha ottenuto dall’1 aprile scorso, senza che fosse un pesce o uno scherzo. Silva Martinis si è congedata dal Comune di Abiategrasso, dove ha prestato servizio per molti anni e in diversi settori della macchina pubblica locale.
Dei suoi tanti incarichi ricoperti, e della sua passione per la cultura (da tempo è una presenza fissa delle serate teatrali di Incontroscena, al fianco di Luca Cairati), noi però vogliamo ricordare la persona che per diversi anni, a partire dai primi e più difficili, è stata tra le colonne di Abbiategusto.
L’evento, ideato nei primi anni Duemila da Adolfo Lazzaroni, Angelo Ceretti, Ezio e la famiglia Santin, Andrea Bescuschio e Marco Tacchella, ha sempre visto Silva Martinis nella importante e delicatissima posizione di co organizzatrice dell’evento, sempre pronta a sbrogliare la matassa delle migliaia di problemi che quotidianamente genera un evento di quella portata.
E lei sempre lì, a sfoggiare una calma olimpica nei momenti difficili, e soprattutto il sorriso e l’affabilità di chi sa conoscere e trattare le persone. E poi, soprattutto, la sua vena friulana, che le consentiva di bere numerosi bicchieri di vino senza colpo ferire (dote ESSENZIALE, per chi organizzava Abbiategusto..). Assieme a lei erano (eravamo) in tanti, ma tra i tanti e i tutti ci piace ricordare un amico che non c’è più e che ci manca tantissimo: Valerio Lapini da Greve in Chianti.
Siccome è ancora nel pieno delle forze (e giovanissima…..), siamo certi che Silva Martinis, a lei piacendo, sarà ancora in grado di dare una grossa mano. A far tornare Abiategusto agli antichi splendori (ci passiate la polemica, sappiamo di cosa stiamo parlando), ma ovviamente non solo.
A lei dedichiamo due grandi vini della sua terra natia: quelli di Josko Gravner e di Ronco del Gnemiz, superbi nella loro forza austera. Tipica delle genti friulane.
In alto i calici, Silva!
F.P.