ABBIATEGRASSO – Sto seguendo il Consiglio comunale di Abbiategrasso. Vorrei dire che sono avvilito, ma solo perché in questo momento non mi vengono aggettivi più impegnativi, e non voglio essere volgare.
Un partito di opposizione (Cambiamo Abbiategrasso) ha proposto una mozione-dibattito sulla bacheca di un partito di maggioranza (Lega), posizionata davanti alla stazione ferroviaria.
Ne stanno parlando da più di un’ora. Il 15 gennaio del 2021.
Spero che nessuno stia assistendo a questo dibattito. Così come altri a cui mi è capitato di assistere in quello che dovrebbe essere il luogo in cui si discutono e si risolvono i problemi dei cittadini.
Spesso si parla di riavvicinare le persone alla politica. Ecco.
Abbiamo preso spunto da un post del nostro esimio collega Fabrizio Tassi per dare voce a un disagio serpeggiante da tempo, e che abbiamo già sollevato in passato. Siamo tuttavia giunti a un punto di non ritorno: il livello di bassezze, litigiosità e molto spesso di oggettiva inadeguatezza verbale, contenutistica e di stile di molti interventi ha superato il livello di guardia.
La ‘seduta’ che ha fatto traboccare il vaso è stata quella di venerdì 15, ripresa della prima (avvenuta il giorno prima). Un’assise che si svolge ormai, come da un anno, in video conferenza, tranne alcuni consiglieri che partecipano direttamente dalla sala. Culminata in urla, insulti, scontri al limite della decenza.
Abbiamo sentito le opposizioni (che giustamente fanno il proprio lavoro) lanciare strali contro una presunta volontà della maggioranza di tappare loro la bocca. Eppure ad Abbiategrasso, da anni, si assiste a dibattiti sterili che si prolungano per ore, anche più di quanto avviene al palazzo dell’Onu o al Parlamento Europeo. Altro che 5 minuti iniziali, facoltà concessa ai partiti e alle liste che si trasformano troppo spesso in filippiche distoniche. Perché poi il tema (che affronteremo a parte) è quello relativo alla qualità dei consiglieri comunali.
Venerdì ne sono successe davvero delle belle (le ennesime..). Cambiamo Abbiategrasso, nell’anno peggiore della storia repubblicana per il commercio, la ristorazio e il settore dell’ospitalità, ha presentato un documento per capire chi non paga il plateatico. Richiesta legittima, ci mancherebbe. Ma quanto al timing… Lasciamo perdere. Spazio anche al dissidio, tutto interno alla maggioranza, tra il consigliere Gallotti e il vice sindaco Albetti sulla pista ciclabile Traccia Azzurra.
Al di là dei singoli punti iscritti all’ordine del giorno, il problema è sostanziale. Il Consiglio comunale di Abbiategrasso, da tanto, troppo tempo, è diventato una sorta di Suburra. Per fortuna non ci sono gli intrighi di Samurai, Aureliano Adami che spaccia droga a Ostia e il clan degli Anacleti… Ma per il resto..
Fabrizio Provera