ABBIATEGRASSO – Multati per essere andati a fare la spesa all’interno del proprio Comune di residenza. Succede ad Abbiategrasso e lo riporta il quotidiano on line Milano Today.
Stando alla ricostruzione della testata sono state multate due persone – membri del Gruppo di Acquisto Solidale Spesaccorta – che si erano recate in una delle cascine del territorio per acquistare prodotti a km 0 come fanno d’abitudine, a piedi o in bicicletta. Fermati per un controllo dai vigili urbani sull’alzaia del canale scolmatore – in cui il transito sarebbe vietato ma generalmente non sanzionato – hanno prodotto un’autocertificazione per la spesa, ma si sono visti fare la multa perché – si legge nel verbale – «lo spostamento all’interno del proprio comune non è avvenuto per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute». Non quindi per il transito vietato, ma per avere contravvenuto agli obblighi dei vari decretii e ordinanze anti-Covid 19.
Il Gruppo di Acquisto Solidale Spesaccorta, che riunisce più di cinquanta famiglie abbiatensi, ha reagito scrivendo una lettera aperta al sindaco Cesare Nai, a diversi assessori e consiglieri comunali e alla comandante della polizia locale Maria Malini per chiedere chiarimenti. Recarsi a fare la spesa è infatti uno spostamento ampiamente motivato dalle ordinanze regionali e dai decreti del Governo, scrive MilanoToday. E, contrariamente a ciò che molti ancora pensano, non è affatto obbligatorio fare la spesa nel punto vendita più vicino alla propria abitazione. Questa condizione vale solo nel caso in cui il punto vendita in questione si trovi in un altro Comune, e vale come eccezione alla regola di non recarsi in un Comune diverso dal proprio. Anche in quel caso è quindi una facoltà e non un obbligo.
«Fare la spesa dagli agricoltori locali – scrive il Gruppo di Acquisto – non significa andare a fare una scampagnata. Le cascine e i prodotti che queste offrono sono il cuore di un tessuto produttivo e sociale che caratterizza questo territorio. Sono donne e uomini, anche molto giovani, che faticosamente, ogni giorno, si prendono cura della terra che coltivano per offrirci prodotti di qualità, anche biologici, nel rispetto delle stagioni e dell’impatto sull’ambiente».