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Abbiategrasso, elezioni: ‘I politici sulla torre. Su.. e giù’ (di Lele Brizio)

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Riceviamo e pubblichiamo

ABBIATEGRASSO –   Votare è diventato sempre più complicato. Una volta, delegavi il tuo voto a un partito a cui appartenevi per motivi ideali, anche senza conoscerne i programmi nel dettaglio; era una delega, secondo me, sana: quella di chi ha fiducia che il “politico” non rappresenti se stesso, ma piuttosto una storia e dei valori. Oggi invece, non conta la lista, conta la persona. Così dicono tutti. Allora anche io ho provato a valutare i candidati ad Abbiategrasso. E’un po’ come fare il gioco della torre: si esamina la persona e, se non va, la si butta giù. Vediamo: per prima cosa butto giù tutti gli amministratori uscenti: perché anch’io ritengo la Giunta Arrara fra le più deludenti di sempre. Poi un bel tuffo giù dalla torre ai vecchi notabili con qualunque lista si presentino (la fantasia non manca agli interessati, comunque suggerisco: Cerotti per Bià, Fossati Viscontei, Lazzaroni Rampanti …) hanno già dato tanto, possono godersi il meritato riposo. Potrei guardare a destra, se non fosse che la forte cultura del candidato di quell’area politica, mi sembra troppo solida, quasi, direi, di cemento … (brrr! Subito giù dalla torre … che tonfo!).

 

I Cinque stelle li tengo sulla torre, voglio capirci di più. Tutte le listine estemporanee meritano ulteriori approfondimenti, ma non posso fare un master sulla materia. Si facciano conoscere, sennò .. giù dalla torre anche loro. Chi resta? Finiguerra. Un po’di voglia di votarlo, per le sue battaglie ambientaliste ci sarebbe, ma pure una tentazione di buttare giù anche lui per il protagonismo estremo, la saccenza, tutte cose troppo poco “di sinistra” se col concetto intendiamo azione collettiva e generosità. Che fare? Per decidere ho bisogno di chiarimenti. Caro Domenico, è vero che non ti sei presentato all’assemblea territoriale contro la tangenziale che si è tenuta ad Albairate? Cosa significa? Che ti stai riposizionando? E’di autostrade che hai parlato con l’ing.Castoldi, il sostenitore della strisce di asfalto compatibili con l’agricoltura? E con Vichi, hai parlato di imprese innovative o anche di urbanistica da contrattare? Non ti pare che i tuoi interlocutori dovrebbero essere piuttosto i comitati e gli ambientalisti? Infine la domanda delle domande: cosa intendi fare, da sindaco, di fronte alla gabbia del “Patto di stabilità”? Sei disposto a infrangerlo per garantire i servizi ai cittadini o ci vuoi far credere di risolvere tutto partecipando a qualche bando europeo? Io credo che il patto di stabilità, sia il punto decisivo, tu sei d’accordo? La torre è alta, sarebbe davvero un peccato che un eterno aspirante al professionismo politico come te dovesse precipitare giù … fra i dilettanti.

RAFFAELE BRIZIO 

Caro Lele, è sempre un piacere leggerti! Mi spiace solo- da vecchio arnese che difenderà sempre i partiti, non come clientele ma come luoghi dove si forma la passione civile e si costruiscono le strategie di risposta ai bisogni- e mi stupisce il tuo filo grillismo. Non s’acconcia con la tua (da me apprezzata) ortodossia.. Divenuta forse più eterodossa, col tempo cambiamo tutti (anche io). Ma la domanda resta.. e tu cosa farai? Rimarrai ai piedi della torre.. o ci salirai (da candidato)? Abrazo, y que viva siempre la Revolucion.

F.P.

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