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Abbiategrasso e raddoppio ferroviario: un gruppo di architetti e tecnici scrive al Comune. Per dire che…

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Oggetto: Richiesta di chiarimenti e delucidazioni inerenti alla “bozza di progetto” delle opere complementari al potenziamento della linea ferroviaria Milano-Mortara, con particolare riferimento al sottopasso di Viale Mazzini e Via Cavallotti.

Chi scrive è un gruppo di tecnici che, dopo avere visionato gli elaborati grafici sopra citati, e, dopo avere raccolto l’istanza di numerosi cittadini, intende comprendere in modo più approfondito quale possa essere la Visione sulla città di Abbiategrasso e il suo sviluppo nei prossimi anni.
Analizzando i pochi elaborati grafici e tecnici inclusi in quella che sembra essere una “bozza di progetto delle opere complementari al progetto di potenziamento della linea ferroviaria Milano-Mortara”, pubblicata su alcune testate giornalistiche locali e sui social media, sono emersi diversi dubbi e perplessità rispetto alle seguenti tematiche di carattere generale:
– Impatto paesaggistico
– Impatto monumentale (aspetto vedutistico, simbolico e visivo)
– Barriere architettoniche
– Viabilità pedonale e ciclabile
– Espropri, nuova viabilità e sottoservizi
– Sicurezza stradale
– Impatto sociale (divisione della città, fruizione dei servizi)
– Ripercussioni sul valore degli immobili e delle attività economiche nelle vicinanze
– Qualità della vita
– Impatto acustico
– Impatto inquinante e gestione e delle piogge
– Flussi veicolari urbani ed extraurbani e parcheggi
– Problematiche dovute ad eventuali ritrovamenti storici ed archeologici
– Ponte di Porta Milano
– Storica Roggia Cardinala
– Allea, Parco della Fossa e sistema del verde
– Stazione, binari e spazi necessari al potenziamento
– Stato dell’Iter burocratico, tempistiche e metodologia di realizzazione dell’intervento
– Scenari futuri per la città: Vocazione turistica / Città slow / Città dormitorio
– Alternative: interramento / spostamento stazione…
Nello specifico:
– La soluzione proposta divide nettamente in due parti la zona ad ovest di via Cavallotti da quella ad est a livello pedonale e ciclabile; come potranno le due porzioni di città continuare a raggiungere ed utilizzare i vari servizi (piscina, plessi scolastici di via Galilei, Colombo e Folletta da una parte e ospedale, mercato, cimitero, chiese principali dall’altro)?

– Saranno poste in opera delle barriere anti rumore? Lungo tutto il tratto ferroviario cittadino o solo in alcune zone? E’ stata fatta una valutazione rispetto alle visuali consolidate di valore paesaggistico?
– A livello paesaggistico ed estetico la soluzione proposta altera sensibilmente lo stato dei luoghi: ci si chiede se l’impatto dell’opera sia compatibile in una zona molto sensibile a livello paesaggistico, a ridosso del Castello Visconteo e del Parco della Fossa. Inoltre la fruizione del Ponte di Porta Milano riportato alla luce negli anni scorsi, risulterebbe compromessa, in quanto lo stesso terminerebbe a ridosso della rampa su viale Cavallotti; sono state fatte riflessioni in merito? Che soluzione è stata prevista?

– Nel tratto di Via Cavallotti a nord della nuova rotatoria si vengono a formare delle zone intercluse, delle “isole” alle quali risulta assai difficoltoso accedere anche per i residenti stessi: la bozza prevede infatti la realizzazione di una nuova strada secondaria a fondo chiuso (terminerebbe infatti sulla piazzetta Comandante Carlo Chiappa), parallela ai binari, per poter creare gli accessi necessari agli edifici interclusi. La suddetta piazza Carlo Chiappa, oggi luogo di incontro sociale e di sosta, non avrebbe più la possibilità di essere utilizzata; è stata fatta una valutazione sulle ripercussioni in termini sociali ed economici?

– Su Viale Mazzini, gli accessi carrai alle abitazioni ed alle corti, nel tratto interessato dalla rampa che porta alla nuova rotatoria di via Cavallotti, risulterebbero di difficile utilizzo in quanto lo spazio di manovra, come si evince dalle sezioni di progetto, si ridurrebbe sensibilmente; inoltre gli esercizi commerciali posizionati in quel tratto di Viale Mazzini sarebbero fortemente penalizzati per la ridotta accessibilità da parte di utenti e pedoni; è stata fatta una valutazione sulle ripercussioni in termini sociali ed economici?

– Come sarà gestita la presenza della Roggia Cardinala? Manufatto di altissimo valore storico, sociale e tecnologico (imprescindibile manufatto idrico tutt’ora utilizzato per la gestione delle acque), dovrà obbligatoriamente essere tenuta in considerazione, ad oggi viene identificata come “INTERFERENZA 21”. È stato calcolato quanto il manufatto farà abbassare la quota stradale del sottopasso? A che altezza di viale Mazzini dovrà effettivamente cominciare il cambio di quota del sottopasso? Dove su via Cavallotti?

– La dicitura “Posizione stimata Ponte ad archi in muratura e fossato” presente nella sezione di progetto su Via Cavallotti indica un’area sottostante l’attuale Allea ed il Ponte di Porta Milano con presenza di resti storici ed archeologici che con molta probabilità invaderà l’area interessata al progetto e la rampa di collegamento alla nuova rotatoria: è stata fatta una valutazione? Nel caso dovessero essere rinvenuti reperti durante gli scavi, cosa succederebbe?

– La conformazione della nuova viabilità proposta nel progetto evidenzia una problematica relativa al reperimento di parcheggi nelle vicinanze della stazione necessari per chi utilizza il trasporto ferroviario, in quanto molti di quelli attuali risulterebbero inaccessibili o di difficile fruizione per via della mancanza di collegamenti tra di essi e la stazione; esiste una pianificazione e uno studio sul flusso di traffico veicolare e sui parcheggi da realizzare?

– Non viene esplicitato come vengano gestiti gli altri attraversamenti ferroviari a raso attualmente presenti in città (via Volturno, via Galileo Galilei, via C.M. Maggi, Viale Sforza) oltre alle opere di compensazione viabilistica necessarie per poter realizzare il progetto proposto; tali opere sono state considerate? Se sì, in quali termini?
– Non è affatto chiara la gestione del flusso pedonale nella direttrice Viale Mazzini-Castello e il centro storico: dove passeranno i pedoni? Dove passeranno i disabili? Le biciclette? Come e dove risaliranno dal sottopasso all’attuale quota stradale? E’ stata fatta una valutazione sulle ripercussioni in termini sociali ed economici?

– Il progetto presenta in molte parti dei salti di quota: come sarà gestita la sicurezza, sia delle vetture che dei pedoni? Rischiamo di avere una imponente presenza di parapetti? Con quale morfologia? Quanto può fare alzare l’impegno economico dell’opera la corretta gestione di questi manufatti?

– È già stato fatto uno studio sulla gestione delle acque meteoriche nella rotonda a quota ribassata?

– Come saranno gestite le numerose utenze e sottoservizi posti su viale Mazzini e via Cavallotti? È stato stimato il costo per il loro spostamento?

– E’ stata fatta una valutazione su come gestire il flusso di pendolari che si spostano a piedi o in bicicletta per raggiungere la stazione? ci saranno spazi dedicati al deposito delle biciclette?

– Come saranno gestiti gli espropri? Con quale esborso? Abbiamo potuto rilevare la demolizione di edifici, attualmente residenze, abitati dai legittimi proprietari.

Si ravvisa la necessità di comprendere, e di far comprendere alla cittadinanza, i ragionamenti e gli studi che hanno portato alla configurazione attuale della bozza progettuale, l’evoluzione che potrà avere il progetto e la città in generale.
In quest’ottica sembra importante condividere con l’amministrazione comunale un dialogo attivo e costruttivo.
Ci si chiede infine, introducendo uno spunto propositivo, quali siano le motivazioni che hanno fatto accantonare il progetto di interramento, progetto già approvato e finanziato nel 2006: solo andando verso questa soluzione si riuscirebbe a “ricucire” la ferita che divide in due la città, proponendo una visione unitaria di vita e socialità che da molto tempo manca.
Si richiede quindi di voler concordare un incontro esplicativo, aperto a tutta la cittadinanza, per analizzare a fondo gli elementi chiave di questo possibile intervento nel cuore del centro storico e in aderenza al Castello Visconteo, dato che quanto proposto sembra che amplifichi notevolmente questa ferita, risolvendo il problema del raddoppio, ma generando inevitabilmente una quantità di altri problemi che ricadrebbero in maniera drammatica sulla vita dei cittadini e sulla storia della città.

Certi della vostra sensibilità, restiamo in attesa di un gentile e celere riscontro.

Cordialità.

Arch. Nicolò Bianchi
Ing. Nicola Bianchi
Geom. Riccardo Bonecchi
Ing. Vittorio Brugola
Arch. Alberto Clementi
Restauratrice Giovanna Colombo
Geom. Giorgio Eros Favini
Arch. Elena Fusari
Dott.ssa Silvia Invernizzi
Arch. Michele Lorenzetti
Geom. Antonio Mazzei
Arch. Giorgio Medici
Arch. Marco Pavese
Geom. Simone Pezzini
Arch. Gaetano Randazzo
P.i. Luca Reani
Arch. Francesca E. M. Sacchi
Arch. Matteo Sala
Arch. Lara Salmoiraghi
Geom. Domenico Santoro
Arch. Valeria Tarantola
Arch. Andrea Viganò
Arch. Andrea Zatti

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