Abbiategrasso, da oggi al Castello visconteo la mostra Chiare Tracce

La storia del Parco Ticino 'riletta' dal Guado

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Chiare Tracce
L’anima del Parco del Ticino nei documenti del Guado
Mostra storico documentaria itinerante sul Parco Lombardo della Valle del Ticino
realizzata in occasione del 50° anniversario della fondazione.

Una iniziativa di Parco Lombardo Valle del Ticino
Con il contributo di Regione Lombardia, Candiani Denim

A cura di Guado Officine Creative dal 1969
INFO www.parcoticino.it

Ad Abbiategrasso dal 1 al 7 settembre 2025
Castello Visconteo
Orari di apertura:
Dal lunedì al venerdì.17.00/19.00
Sabato 9.30/13.30 – 15.00/21.00
Domenica 10.00/18.00
ORARI e ALTRE INFO SU QUESTA INIZIATIVA CLICCANDO QUI

La mostra arriva al cuore del bellissimo centro lombardo di Abbiategrasso, i suggestivi sotterranei del Castello visconteo.
Il Castello, di origine duecentesca, fu eretto a partire dal 1381 da Gian Galeazzo Visconti e fatto abbellire dopo il 1438 da Filippo Maria Visconti. Fucostruito in asse con il Naviglio Grande.
Nella sala principale dei sotterranei è allestita la mostra con le bacheche, i pannelli e le opere originali provenienti dal Guado.

(…) in questa mostra troverete anche gli ideali alla base dell’istituzione del Guado (e del suo fondatore Daniele Oppi), che ha inventato un modello di comunità e creatività vivo e partecipato, una fucina di idee e di progetti che ancora oggi è un faro per tanti giovani artisti e amanti del bello. Proprio in quella cascina sul Naviglio, dove uomini e animali convivevano in totale libertà, si concepirono i moderni sistemi bibliotecari di questa porzione di Lombardia, presero vita i giornali comunali (ben 115), si diffusero le esperienze del teatro in piazza e delle Libere Associazioni del Libro che portarono a creazioni artistiche uniche, come il “Guadogiornale” e il “Guadolibro” (oggi oggetti cult), tutte esperienze vissute come stimolo vivo di partecipazione democratica agli aspetti più alti della cultura e dell’arte.
In questa mostra di grande valore troverete molta storia del Parco, oltre a quelle idealità che hanno come fulcro la Libertà e che ancora oggi ci spingono a proseguire un cammino speciale: quello della salvaguardia di un territorio che in questi anni è stato capace di coniugare gli aspetti più legati alla modernità con l’imprescindibile difesa di un ambiente unico e ricchissimo, un ecosistema straordinario con oltre 700 chilometri di sentieri, percorsi ogni anno da centinaia di migliaia di persone. Tracce chiare, e rivelatrici, di una invidiabile “grande bellezza”.

Gianluca Comazzi
Regione Lombardia – Assessore al Territorio e Sistemi verdi

Il Parco del Ticino è composto da 50 Enti, 47 Comuni, la Città Metropolitana di Milano, la Provincia di Pavia, la Provincia di Varese. Il dialogo tra il Parco ed i suoi Enti è costante e quotidiano, così come costante è il confronto con Regione Lombardia. Questa interazione, che in passato ha portato alla nascita del primo Parco Regionale italiano, oggigiorno permette di trovare sempre nuove forme di interazione e collaborazione. Quando le idee, i progetti, le necessità del territorio, vengono affrontati con congruo anticipo si trovano delle soluzioni adeguate sotto tutti i profili, garantendo opportunità di sviluppo senza compromissione della stupenda realtà territoriale che caratterizza il Parco del Ticino. Ecco perché è necessario dedicare tanta attenzione al costante adeguamento del principale strumento di governo del territorio, il Piano Territoriale di Coordinamento. Questo strumento consente di affrontare in modo adeguato le esigenze di sviluppo locale coniugandole alla tutela della biodiversità e del paesaggio, obiettivi prioritari della nostra azione. I diversi azzonamenti e le relative Norme Tecniche di Attuazione permettono di definire in modo adeguato come fruire del territorio in modo consapevole e responsabile. (…).

Ismaele Rognoni
Presidente Parco Lombardo della Valle del Ticino

(…) Abbiamo quanto mai bisogno di analizzare, di approfondire, di confrontarci, di trovare soluzioni condivise a problemi complessi e articolati. Il Parco del Ticino ha dimostrato e dimostra di essere luogo ideale di confronto su tutti i grandi temi dello sviluppo, del vivere, del proteggere. Il suo territorio e l’essenza stessa del Parco favoriscono il permanere e lo svilupparsi di realtà di grande approfondimento culturale, intesi come luoghi o come temi in cui e su cui le persone hanno modo di riflettere e di confrontarsi. Da questi confronti, spesso accessi e dinamici, nasceranno nuove soluzioni a nuovi problemi, con la tutela del fiume, dei boschi, del paesaggio, della fauna, dei segni del lavoro dell’uomo, che potranno continuare ad essere lo straordinario obiettivo condiviso delle genti del Ticino e del suo Parco.

Claudio De Paola
Direttore Parco Lombardo della Valle del Ticino

(…) la presenza dell’arte e degli artisti connessa alle altre attività dell’Uomo nel proprio habitat. Habitat che va difeso e coltivato, perché l’ambiente è “il luogo del Tempo”, il luogo della vita e del lavoro, delle relazioni, dell’incontro e del confronto. La ricerca di una sorta di καλοκαγαθία* ambientale è nel DNA del Guado e della sua opera. Il Guado è parte viva e stimolante del Parco del Ticino, ne è padre ma anche figlio. L’arte e la cultura sono, infatti, organici all’ambiente naturale e alla sua difesa proprio in quanto parte essenziale e distintiva della singolarissima natura umana. Non c’è civiltà senza equilibrio sociale. Non c’è equilibrio sociale senza solidità culturale; sempre nella consapevolezza del patrimonio immenso della Natura.

Francesco Oppi
Reggitore del Guado

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