Abbiate benessere festival di Abbiategrasso
ABBIATEGRASSO – Una fiera pensata per promuovere il benessere individuale inteso in senso olistico che in un’epoca francamente stressante come la nostra sta diventando sempre più una solida realtà alla quale ci si avvicina chi per caso e curiosità, chi per convinzione: è successo nel fine settimana appena trascorso, ad Abbiategrasso nel quartiere fiera di via Ticino 72.
Una giornata no-stop per condensare eventi, stages, workshops e conferenze totalmente gratuiti e per proporre soluzioni etiche, trattamenti benessere e cultura olistica nel più ampio senso del termine, il tutto presso i padiglioni fiera abbiatensi con ingresso gratuito anche per gli animali da affezione e con il ristoro rigorosamente vegan a cura della vegan chef Angela Carreras.
Noi ci siamo stati nella tarda mattinata di domenica ed abbiamo avuto modo di gironzolare tranquillamente tra gli oltre 50 stands presenti (peraltro perfettamente posizionati ed accessibili anche alle mamme con carrozzina al seguito senza creare intralcio alla circolazione come spesso accade nelle fiere anche più famose), alcuni dei quali decisamente interessanti e dove non sono mancati acquisti mirati, di partecipare ad una conferenza gratuita e di gustare un ottimo piatto di riso basmati e curry a prezzi decisamente popolari.
In particolare, ci ha colpito la conferenza tenuta da Stefania Gorla sull’ipnosi spirituale, di presentazione della disciplina, che in parole semplici permette alle persone sottoposte al trattamento di bypassare la parte più razionale di sé e di comprendere la ragione della propria sofferenza spirituale (si potrebbe dire di parlare alla propria Anima, per chi ci crede ovviamente), culminata con un esercizio a coppie per far toccare con mano ai partecipanti il senso delle sue parole.
In buona sostanza, una bella iniziativa che abbiamo gradito e che sarebbe carino riproporre l’anno prossimo, ma che riteniamo sicuramente migliorabile negli aspetti organizzativi, magari mettendo a disposizione del punto ristoro dei tavolini, purtroppo del tutto assenti, e curando con maggior attenzione la selezione degli espositori presenti, alcuni dei quali abbastanza lontani dal concetto di cosmesi naturale promesso.
Così come sarebbe sicuramente carino realizzare, magari più in piccolo, anche a Magenta un evento di tipo olistico, magari nella famosa piazza Liberazione, in collaborazione con le realtà del territorio che credeteci esistono.
Cristina Garavaglia