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A Mantegazza di Arluno il Premio Bontà 2021 dell’Unione Nazionale Cavalieri- di Paolo Meda

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ARLUNO  La quattordicesima edizione del Premio Bontà 2021 UNCI si è tenuta domenica 5 settembre presso la “Cascina Gabrina” di Mantegazza.

Dopo l’introduzione da parte del Presidente della sezione provinciale di Milano cav.. Lucio Tabini, e degli amici intervenuti, il cardinale Francesco Coccopalmerio, don Premoli, assistente spirituale dell’Associazione, l’Amministratore Generale dell’Unci Nazionale cav. Epis Alessandro, il vicepresidente del consiglio della Regione Lombardia Carlo Borghetti, il Sindaco di Corbetta cav. Marco Ballarini, c’è stata la consegna del Premio Bontà alla Fondazione Exodus Onlus di Don Antonio Mazzi, e la consegna degli attestati di fedeltà all’Associazione e quelli delle nuove nomine dei soci delle Benemerenze al merito della Repubblica.

 

“Siamo giunti alla quattordicesima edizione – ha affermato Tabini– circondati da persone di livello e spessore, con al fianco la nostra guida spirituale. Una giornata per celebrare ancora oggi la bontà e il dono dell’amore: l’amore e la speranza in un mondo migliore”. “Assegnamo il premio alla Fondazione Exodus Milano di Don Antonio Mazzi fondatore della rete delle Comunità Exodus accanto ai ” suoi ragazzi ” – nonostante i suoi 92 anni molto ben portati (anch’esso appartenente alla famiglia dei CAVALIERI in quanto insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana ).

Un impegno sociale che non ha eguali e che non è passato inosservato alla Sezione Provinciale Unci di Milano: con tutti voi oggi vogliamo festeggiare la 14° edizione del PREMIO alla BONTA’ accompagnando questa meritevole Associazione che la nostra Resp. Donne Unci presenterà, mostrando loro il volto della solidarietà, dell’amicizia, del rispetto, della gioia che lascia nel cuore ogni buon gesto. Desidero esprimere tutta la mia stima a ogni singolo individuo che ha permesso questo meraviglioso evento e che, consapevole o assolutamente ignaro, gli ha dato valore attraverso la propria umanità.

E’ senz’altro significativo vedere la partecipazione sentita di tante persone che volontariamente regalano il loro tempo ed il loro lavoro per la riuscita della nostra cerimonia . Concludo ringraziandovi ancora con questa citazione del grande filosofo e scrittore russo Lev Tolstoj:” NON C’E’ GRANDEZZA LA’ DOVE NON C’E’ SEMPLICITA’, BONTA’ e GIUSTIZIA”.

Carlo Borghetti, Consigliere Regione Lombardia “Una bella giornata per tenere vivo il valore dell’Associazione, dello stare insieme e della condivisione, per l’importanza dello stare insieme”.

La “Exodus Onlus” di Don Mazzi

Exodus nasce nel 1984 in un parco della periferia di Milano, il Parco Lambro. E’ presente in Italia e nel Mondo con una quarantina di realtà. La loro azione si ramifica in ambiti e settori che vanno dalla storica accoglienza in strutture, al recupero del disagio sociale legato prevalentemente all’abuso di sostanze, alle Cooperative che sostengono i ragazzi a fine programma nelle attività lavorative.

Exodus si propone inoltre l’obiettivo di intervenire precocemente per riuscire ad “arrivare prima” che si manifestino i primi segnali di disagio attraverso le attività di prevenzione e di aggregazione giovanile.

“La cosa che io vi dico è: questa società non è peggiore di quella di ieri; siamo noi adulti che non siamo più adulti – spiega Don Mazzi nel suo appassionato intervento -. Gli adulti di ieri erano semplici: diventavano grandi ma in modo sereno; noi ma come i giovani; se si accorgono che parli a loro “lì porti a casa subito”. “Tentare di cambiare la scuola è importante: non solo “istruzione” ma anche “eduzione”: questo è il messaggio che vi lascio oggi, prendete per mano i giovani, gli adolescenti e i ragazzi è questo il momento per farli diventare adulti “sereni”.

“Il premio – afferma Don Mazzi – non è mai dato ad una persona ma ad una comunità. Milano è ancora solidale, forse non si nota più ma la solidarietà in Milano e nei giovani di Milano c’è ancora. Dobbiamo passare e cambiare i concetti di inclusione, è su questo che dobbiamo lavorare”, conclude Don Mazzi, non prima di aver spiegato che: “la formazione è importante per non perdere i ragazzi ma gli insegnanti vanno cambiati e preparati ad affrontare questo nuovo tipo di ragazzi, diversi dai giovani di ieri.”

Importante riconoscere chi assiste il prossimo
Un intento nobile per un’organizzazione che ha ricordato, ai molti presenti in sala, la bellezza di mettersi in gioco per gli altri, attività che non sempre viene riconosciuta col giusto peso.

“Dico spontaneamente come mi piacerebbe avere incontrato il santo di cui devo la vita. Sono innamorato di don bosco e di tutta la sua opera – ha detto alla premiazione il Cardinale Francesco Coccopalmerio continuando -è importante che attraverso di voi anche lo Stato riconosca quanto bene è stato fatto dai soggetti privati e dai soggetti religiosi, e dai soggetti ecclesiali.

Pochissime volte si sentono i rappresentanti dello Stato dare qualche parola o nota di riconoscimento delle attività dei cristiani o fatte dalla chiesa, ma vi assicuro che ce ne sono moltissime, anche molto piccole ma molto efficaci. Associazioni, istituzioni, fondazioni. Oggi mi sembra bello e importante che attraverso l’Unione Nazionale Cavaliere d’Italia, la nostra stessa Repubblica possa riconoscere quanto la Chiesa sta facendo per l’assistenza dei poveri e degli emarginati.”

UNCI sempre vicino alle associazioni

L’Unione Nazionale Cavalieri d’Italia riunisce tutti coloro che sono insigniti di onorificenze della repubblica Italiana e le persone che ne condividono gli ideali, al fine di mantenere alto il sentimento per il riarmo civico, il diritto e il rispetto delle Istituzioni e di contribuire a rendere gli insigniti esempi di probità e correttezza civile e morale.

“Una comunità inclusiva per credere ancora in grandissimi valori di persone e istituzioni: avrei una visione veramente positiva del tempo in cui viviamo. Anche piccole iniziative che noi non conosciamo” – dice ringraziando il Cardinale Coccopalmerio.

“Questa manifestazione importante perché l’Unione Nazionale Cavaliere d’Italia ha come principio fondamentale quello di assegnare alle varie associazioni questo premio distintivo – ha detto il cav. Alessandro Epis di UNCI, continuando –Voglio dire grazie a tutti e grazie a Don Mazzi, perché anche io capisco quello che si sente e quello che si prova sono la felicità e la gioia di quando si conclude un evento e si riesce a portale a casa un risultato.”

Le premiazioni dei Soci di 15 e 20 anni e di nuova nomina
Premiati i soci che si sono distinti per la loro fedeltà e partecipazione all’attività dell’Associazione rispettivamente da 20, 15 anni e di nuova nomina: Ufficiale Carlo Angelo Meda Cavalier Pessoni Giancarlo; Cavalier Buratti Giuliano; Commendator Casati Natale; Cavalier Cozzi Aldo; Signor Cozzi Mirko; Signor Cozzi Fabio; Cavalier Delsignore Giancarlo; Cavalier Gattoni Adriano; Cavalier Raffanini Gilberto; Cavalier Soncini Iginio; Cavalier Toncelli Dottoressa Mafalda, Ufficiale Colombo Galli Carmen; Cavalier Letta Marco; Cavalier Pesare Mario; Cavalier Simonelli Mario; Cavalier Vieni Piero.

Infine le conclusioni del Presidente Tabini: “Grazie per averci accompagnato! Concludo con una frase significativa del 28° Presidente degli Stati Uniti Thomas Woodrow Wilson: “UN UOMO INCAPACE DI AVERE VISIONI , NON REALIZZERA’ MAI UNA GRANDE SPERANZA NE COMINCERA’ MAI ALCUNA GRANDE IMPRESA”.

A cura di Paolo Meda

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