MAGENTA – “I Legnanesi rappresentano la nostra storia, la nostra cultura, la nostra identità. Perché il dialetto è cultura, così come lo sono le storie delle nostre vecchie corti che loro portano in scena”. E’ raggiante il sindaco Chiara Calati nel presentare il ritorno a Magenta de ‘I Legnanesi’. La compagnia teatrale guidata da Antonio Provasio – per tutti la Teresa – aveva interrotto i suoi apprezzati spettacoli nella nostra città all’epoca dell’Amministrazione di Marco Invernizzi. Non senza qualche polemica. Su cui oggi proprio Provasio presente alla conferenza insieme al direttore artistico Chicco Barlocco, è voluto tornare.
“A noi – ha detto Provasio – è spiaciuto molto non tornare più a Magenta. Così come spiaceva incontrare gente in giro ai nostri spettacoli che ci rinfacciava la cosa. In realtà è successo l’esatto contrario. Ci siamo rimasti davvero male a sentire dire da un sindaco che noi non facciamo cultura. Ma noi che facciamo divertire la gente e, per fortuna, ci divertiamo a nostra volta, perché facciamo un lavoro bellissimo, ci siamo sentiti davvero tagliati fuori”.
Così dopo un periodo di pausa, ‘I Legnanesi’ torneranno a Magenta il prossimo 15 giugno e con tutta probabilità, anche se la seconda data è ancora da confermare, domenica 16 giugno.
Provasio sulla questione ha aggiunto: “Devo ringraziare la Pro Loco con il presidente Pietro Pierrettori, così come tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute a Magenta (*tranne ovviamente quella di Invernizzi…). Io credo che chi governa una città debba avere rispetto del popolo e a teatro non si debba fare vedere quello che piace a me, ma quello che piace ai cittadini….”.
Parole fin troppo chiare, figlie anche di un rapporto consolidatissimo tra la platea magentina e I Legnanesi. Ogni volta un tutto esaurito, spesso con diversi mesi di anticipo. Lo spettacolo che sarà portato in scena a metà giugno sarà celebrativo dei settant’anni di attività della famosa compagnia dialettale. “Settant’anni di risate” sta riscuotendo successo un po’ ovunque, con 65 mila spettatori solo su Milano città. Con un complessivo stagionale di oltre 165 mila persone portate a teatro. “Non male per chi non fa cultura…” si è lasciato scappare ancora ironicamente Provasio. Per le date di Magenta, la prevendita scatterà il prossimo 16 marzo presso il teatro Lirico in orari di biglietteria. Oppure sfruttando il canale on line del circuito vivaticket. Quelli de I Legnanesi sono davvero numerosi spaventosi. Si tratta di una delle compagnie teatrali più longeve su tutto il panorama nazionale. Il loro segreto: “Facciamo ridere senza volgarità e senza parlare di politica” la pronta risposta di Antonio e Chicco.
Magenta si prepara allora a vivere due ore di risate a crepapelle adatte ad un pubblico eterogeneo. E’ questo un altro segreto de I Legnanesi. “Una volta il nostro pubblico era piuttosto avanti con gli anni. Oggi invece è bellissimo vedere a teatro le famiglie con i bambini, così come gli ottantenni”. Per Antonio e Chicco, adesso, il progetto che è prima di tutto culturale, è legato alla continuità. “Tra un po’ noi smetteremo, ma vogliamo portare avanti la cultura lombarda, la nostra ambizione è quella di trovare degli eredi, così da mettere in piedi una vera e propria scuola di teatro milanese”. Chicco Barlocco, si occupa della programmazione della compagnia. Impresa di non poco conto, se è vero che di media I Legnanesi fanno 165 spettacoli all’anno. “Siamo una società sotto tutti i punti di vista con 41 dipendenti. Noi cerchiamo di andare ovunque, però, è chiaro che alcune piazze come Milano o i capoluoghi lombardi dove siamo presenti ormai in modo costante, sono per noi fondamentali anche per ragioni di spazio. Però cerchiamo di non trascurare nessuno”. Anche perché il successo de I Legnanesi ha ormai varcato i confini lombardi. “Siamo stati accolti alla grande in Veneto, addirittura a Gorizia e a Bologna dove abbiamo ottenuto il 100% come indice di gradimento….”.
Grande spettacolo, ma anche grande spensieratezza a prezzi comunque per tutte le tasche. A Magenta si andrà dai 35 euro delle prime file della platea (*fino alla fila M), ai 30 euro delle file in più indietro, fino alle 25 della galleria.
F.V.