PARABIAGO – Piazza Fontana, 12 dicembre 1969. Una bomba esplode all’interno della sede della “Banca nazionale dell’agricoltura” e causa la morte di 18 persone e il ferimento di 88. A mezzo secolo di distanza quella strage per la quale sono stati svolti diversi processi e si sono avute numerose incriminazioni è ancora fitta di misteri. Per affrontare l’argomento l’Anpi di Parabiago, Canegrate e Nerviano hanno promosso per mercoledì 18 dicembre alle 21 nella sala teatro della biblioteca un incontro dal titolo “Cinquant’anni di strategia della tensione: lo stragismo e la strategia della tensione in Italia 1969-1981”. Già, perchè quell’episodio fu riconducibile a una matrice terroristica con un più drammaticamente ampio progetto di eversione della convivenza civile a cui sarebbero seguiti, tra gli altri, la strage di piazza della Loggia a Brescia e poi quella alla stazione di Bologna.
“La serata – ha scritto in una nota Giorgio Nebuloni, presidente dell’Anpi parabiaghese – è un’occasione per ascoltare testimonianze dirette da chi quegli anni li ha vissuti e per ascoltare un’analisi storica in merito a quello che quegli anni, spesso bui e violenti, hanno rappresentato per il nostro paese, con strascichi che si sono trascinati fino agli ultimi anni del secolo scorso”. Per parlarne interverranno due relatori d’eccezione: Claudia Pinelli, vedova del ferroviere anarchico Giuseppe che fu inizialmente accusato della strage e poi ritenuto innocente e morì precipitando da una finestra della questura di Milano nel corso di un interrogatorio e Alfio Colombo, docente di storia e filosofia del liceo scientifico.
Cristiano Comelli