A Casorezzo, questa sera, il ricordo di Giorgio Ambrosoli

Giorgio Ambrosoli è morto, ucciso da un sicario assoldato dallo stesso Sindona, per difendere l’interesse pubblico.

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CASOREZZO – La strage di piazza Fontana del 1969, quella della stazione di Bologna del 1980, l’antifascismo degli anni settanta. Si preannuncia molta polpa nell’incontro promosso dall’Anpi di Casorezzo per venerdì 20 ottobre alle 21 nella sala civica intitolata a Giorgio Ambrosoli, l’avvocato ucciso mentre stava indagando sul crack del Banco Ambrosiano. Al tavolo dei relatori siederà Valter Boscarello di “Memoria antifascista Milano”. Tra i temi sul tavolo anche “per un’applicazione concreta della Costituzione”.

Si chiamava Banca Privata Italiana. Un istituto di credito facente capo al finanziare Michele Sindona. Eppure Giorgio Ambrosoli è morto, ucciso da un sicario assoldato dallo stesso Sindona, per difendere l’interesse pubblico. 27 settembre 1974, la Banca Privata italiana dichiara bancarotta. Il 30 settembre Ambrosoli viene nominato – dall’allora governatore della Banca d’Italia Guido Carli -liquidatore dell’istituto di credito. E’ un impegno gravoso, condotto quasi in solitudine.

Inizia a indagare sulle attività di Sindona ed emergono subito gravi irregolarità di cui la banca si è macchiata. False scritture contabili, connivenze con pubblici ufficiali e con l’opaco mondo della finanza di Sindona.

Ad Ambrosoli cominciano ad arrivare pressioni e minacce per avallare documenti comprovanti la buona fede di Sindona. In questo caso, la Banca d’Italia avrebbe dovuto sanare gli ingenti scoperti dell’istituto di credito e Sindona avrebbe evitato ogni coinvolgimento penale e civile.

Cristiano Comelli

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