Cuggiono, multa durante la pulizia strade: “L’auto era guasta, ci sentiamo trattati ingiustamente”

L'amarezza di una coppia in via Colombo.

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Una multa che lascia l’amaro in bocca. È quanto accaduto a Cuggiono, in via Cristoforo Colombo, dove una famiglia si è vista sanzionare nonostante avesse cercato in ogni modo di rispettare il divieto di sosta previsto per la pulizia della strada. Come ogni quarto sabato del mese, infatti, nella via è in vigore il divieto di sosta per consentire le operazioni di pulizia. I residenti ne sono consapevoli e, come di consueto, il giorno precedente spostano le auto all’interno dei cortili. Tutte, tranne una: una Seat Ibiza intestata a Viviana Carnaghi.

“L’auto non si è accesa – spiega il marito –. Appena ci siamo resi conto del problema, abbiamo spostato l’altra macchina, quindi era evidente che non si trattava di una scusa”. La vettura, però, era completamente in panne. “Abbiamo messo un biglietto ben visibile sia sul parabrezza che sul lunotto, spiegando che l’auto era guasta e non partiva”. La coppia racconta di aver tentato anche di spingere il veicolo, senza successo. “Lo sterzo, a motore spento, non gira. Inoltre per entrare in cortile c’è una leggera salita. È un’auto diesel, piuttosto pesante: era impossibile muoverla”, precisa l’uomo.
Nonostante ciò, la mattina di sabato 27 dicembre 2025, i vigili urbani sono passati e hanno comunque elevato la sanzione. Una decisione che la famiglia considera profondamente ingiusta. “Li abbiamo chiamati per chiedere spiegazioni – racconta ancora il marito – e la risposta è stata che a loro non interessa se l’auto è guasta: avremmo dovuto farla portare via con un carro attrezzi”. Un’affermazione che ha lasciato l’uomo amareggiato.

“Riteniamo di aver fatto tutto il possibile per rispettare le direttive. L’auto si è guastata il 26 dicembre, che era festivo: non era possibile chiamare un meccanico né trovare qualcuno con un booster per farla ripartire”. Un episodio che, al di là della singola multa, riapre il dibattito su come conciliare il rispetto delle ordinanze con le difficoltà oggettive dei cittadini, soprattutto quando queste non dipendono dalla loro volontà.

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