Milano: Furlan (City Angels), “Le emergenze oggi sono baby gang, disagio psichiatrico e coltelli”

'Sulle strade da 31 anni'

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Le nuove emergenze della sicurezza urbana a Milano hanno un nome preciso: baby gang, persone con gravi problemi psichiatrici e l’uso sempre più diffuso di coltelli. A lanciare l’allarme è Mario Furlan, fondatore dei City Angels, intervenuto a margine della tradizionale preghiera interreligiosa della vigilia di Natale che si è svolta in Stazione Centrale.

Secondo Furlan, alla base dell’aumento del disagio e della criminalità vi è un profondo cambiamento sociale ed economico. “La forchetta tra ricchi e poveri si accentua in tutto l’Occidente – ha spiegato –. I ricchi diventano sempre più ricchi, spesso senza pagare le tasse, mentre la classe media scivola verso la povertà. Tutto questo produce più povertà e, di conseguenza, più criminalità”.

Un’analisi che nasce dall’esperienza diretta sul campo: “Siamo sulle strade di Milano da 31 anni – ha ricordato il fondatore dei City Angels –. Quando abbiamo iniziato c’erano soprattutto reati legati alla droga. Oggi quel tipo di criminalità è diminuito, ma sono aumentati altri fenomeni molto preoccupanti”.

In particolare, Furlan ha evidenziato la crescita dell’uso di armi bianche, la presenza di malati psichici potenzialmente pericolosi e il fenomeno delle baby gang, che rappresentano, a suo giudizio, le principali criticità per la sicurezza urbana. “Queste sono le maggiori emergenze in città”, ha sottolineato.

Da qui anche un appello a un intervento legislativo più incisivo. “Bisogna cambiare alcune leggi – ha affermato –. Se oggi ti prendono con un coltello, ti prendi una denuncia. Invece dovresti farti un mese di carcere la prima volta e sei mesi la seconda”. Una proposta che, secondo Furlan, avrebbe un forte valore deterrente e contribuirebbe a contrastare la diffusione delle armi tra i più giovani.

Le parole del fondatore dei City Angels arrivano in un momento simbolico come la vigilia di Natale, durante un’iniziativa che richiama ai valori della solidarietà e della convivenza, ma che al tempo stesso mette in luce le fragilità sociali e le nuove sfide che la città di Milano si trova ad affrontare.

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