“Mio figlio è un ragazzo coraggioso, ci ha detto di non aver avuto paura. Ha qualche livido, ma a fargli male è stato altro: il fatto che nessuno sia
intervenuto”. Punta il dito contro l’indifferenza di MILANO la
madre del 15enne che domenica sera è stato sequestrato e
rapinato in corso Buenos Aires. “Nonostante abbia fatto capire
la situazione alle persone che incrociava per strada, nessuno si
è mosso”, dice la donna in una intervista a la Repubblica e il
Giorno.
“Hanno visto in tanti – insiste la madre -. Decine di
persone. E poi magari sono le stesse che, tornando a casa,
versano una lacrima vedendo le scene che arrivano dai teatri di
guerra. Legittimo. Ma, non appena vedono un ragazzino rimasto
scalzo, a 4 gradi, non fanno nulla. Non chiamano il 112, non
seguono questo gruppo magari nascondendosi dietro a un palo,
nulla. Poteva morire, mio figlio”.
La donna ha deciso di parlare proprio per questo motivo, “per
non fare come quelle persone di corso Buenos Aires. Perché serva
a qualcuno. Questa società produce disgrazia e indifferenza.
Gente che si lamenta, che invoca sicurezza, chiede galera, ma
guarda e passa oltre. Dico: hai paura? Io, che ho sessant’anni,
forse non sarei intervenuta in prima persona. Ma non molli un
ragazzino rapinato e sequestrato”.

















