La Procura di Lodi ha aperto un’inchiesta sulla morte di un neonato trovato senza vita in un’abitazione del centro storico della città. Il drammatico episodio è avvenuto nella mattinata di sabato, quando è stata la stessa madre del piccolo a lanciare l’allarme contattando i soccorsi.
All’arrivo del personale sanitario del 118, purtroppo, per il neonato non c’era già più nulla da fare. I sanitari non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. La donna, una trentenne, è stata invece trasportata in ospedale, dove si trova attualmente ricoverata sotto osservazione.
Secondo quanto emerso, nei confronti della madre è stato attivato il codice viola, il protocollo sanitario previsto nei casi in cui sia necessario approfondire eventuali situazioni di violenza, fragilità o particolare vulnerabilità. La misura consente un percorso di assistenza e valutazione multidisciplinare, sia sul piano medico sia su quello psicologico e sociale.
I magistrati lodigiani hanno disposto l’autopsia sul corpo del neonato, che verrà eseguita nei prossimi giorni presso l’Istituto di Medicina legale di Pavia, con l’obiettivo di chiarire le cause esatte della morte e verificare eventuali responsabilità.
Nel frattempo, i carabinieri stanno conducendo accertamenti in collaborazione con il personale sanitario, concentrandosi in particolare sulla ricostruzione dello storico clinico della donna. Gli investigatori stanno verificando se in passato vi siano stati episodi di soprusi, maltrattamenti o altre situazioni di criticità che possano aver inciso sul contesto familiare.
L’inchiesta è ancora in una fase preliminare e al momento non vengono escluse ipotesi investigative. Gli sviluppi dell’autopsia e delle indagini saranno determinanti per fare piena luce su una vicenda che ha profondamente colpito la comunità lodigiana.

















