In una pausa dell’incidente probatorio di ieri per il delitto di Garlasco, dopo che la perita nominata dal gip Denise Albani aveva concluso la sua esposizione, l’avvocato Francesco Compagna ha voluto sottolineare il peso che questa vicenda continua a gravare sulla famiglia Poggi. “La famiglia di Chiara non ne può più di questa attenzione morbosa, in cui ciascuno in qualche modo strumentalizza una vicenda processuale per sostenere le proprie tesi”, ha spiegato il legale, evidenziando quanto sia diventato difficile proteggere la sfera privata dei congiunti della vittima.
“Una maggiore riservatezza, una maggiore tutela delle persone coinvolte sarebbe auspicabile – ha aggiunto Compagna –, ma purtroppo vediamo che non è possibile. Io stesso ricevo insulti e attacchi sui social, e questo è il risultato diretto di tutto questo clamore mediatico e della continua esposizione pubblica del caso”.
Il legale ha poi insistito sul fatto che, mentre lui svolge questa attività professionalmente, non è giusto che le famiglie della vittima debbano subire critiche e polemiche senza averle innescate in alcun modo. “Che le famiglie debbano subire tutto questo senza avere in nessun modo deciso di entrare nel dibattito è francamente assurdo e, direi, a volte ributtante”, ha aggiunto, evidenziando lo stress emotivo e psicologico che continua a gravare sulla famiglia Poggi dopo anni di processi e attenzione mediatica senza tregua.
