All’uscita dal Tribunale di Pavia, al termine dell’udienza per l’incidente probatorio, Alberto Stasi ha evitato ogni dichiarazione ai cronisti. “Non posso parlare, per favore lasciatemi andare. Abbiate pazienza”, ha detto l’ex studente, scortato dai suoi legali Giada Bocellari e Antonio De Rensis, cercando di farsi largo tra giornalisti e telecamere.
“La presenza di Alberto oggi era importante – ha spiegato l’avvocata Bocellari – perché parliamo da 11 anni di questo Dna e finalmente si è arrivati a una perizia valutata in contraddittorio. Per lui era fondamentale esserci”. La legale ha sottolineato come Stasi sia sempre stato presente alle udienze, rimarcando il rispetto per l’autorità giudiziaria che “oggi procede nei confronti di un altro soggetto per lo stesso fatto di reato per cui Alberto è in carcere da dieci anni”. “La vita è la sua”, ha aggiunto Bocellari, evidenziando il significato personale e processuale della giornata.
Di segno opposto il commento della difesa di Andrea Sempio. “Siamo molto soddisfatti di com’è andata oggi”, ha dichiarato l’avvocata Angela Taccia, legale di Sempio, al termine dell’udienza camerale davanti alla gip Daniela Garlaschelli. “Non possiamo sbilanciarci sui contenuti precisi, ma direi che se prima eravamo soddisfatti, oggi lo siamo ancora di più”. Taccia ha elogiato il lavoro della consulente, la dottoressa Albani, che avrebbe chiarito “in modo ancora più concreto” il significato delle verifiche svolte, precisando tuttavia che per ragioni deontologiche non è possibile entrare nei dettagli.
