Delitto Poggi, è il giorno dell’udienza: schermaglie tra avvocati

Consulenti famiglia Poggi, 'l'unico dato inedito è il Dna di Stasi'

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Non si decidera’ nulla oggi ma il sapore dell’udienza che chiude l’incidente probatorio sull’omicidio di Garlasco sara’ quello di un processo anticipato.

Almeno sul tema delle prove scientifiche perche’
tutto il resto, quelle che vengono definite le attivita’
tradizionali d’indagine, restera’ fuori dall’aula della giudice
Daniela Garlaschelli che ha convocato avvocati ed esperti a
Pavia con inizio alle dieci. Gia’ nelle relazioni depositate a
24 ore dall’appuntamento che chiude un percorso iniziato a marzo
le parti scoprono i temi sui quali si accenderanno.

Pronti via, la parola sara’ data subito alla perita Denise Albani chiamata a
illustrare i passaggi e gli esiti dell’incidente probatorio a
cominciare da quelli sul dna trovato sulle unghie di Chiara
Poggi riconducibile alla linea paterna di Andrea Sempio ma, per
ammissione della stessa poliziotta scientifica, con diverse
“criticita’”. E su queste punteranno sia la difesa dell’indagato
sia la parte civile Poggi mentre la Procura e il team di Alberto
Stasi esalteranno il dato dell’attribuzione del dna.

Nella parte della perizia che ha riguardato le impronte e i reperti della spazzatura è uscito l’unico dato finora “inedito”, ossia la presenza del Dna di Alberto Stasi sulla cannuccia del tè freddo. Mentre le analisi sul profilo genetico trovato sulle unghie di Chiara Poggi presentano almeno una decina di “criticità” dal punto di vista scientifico, come il fatto che il software utilizzato non è nemmeno tra quelli di ultima generazione.

E’ questo, in sintesi, il contenuto di un elaborato di
osservazioni, redatto da Marzio Capra, consulente con Dario
Redaelli della famiglia Poggi, depositato oggi in vista
dell’udienza di domani mattina a Pavia per l’incidente
probatorio.

Nella relazione di una dozzina di pagine, divisa in due parti
(una genetica, l’altra sulle impronte), gli esperti consulenti
dei legali Gian Luigi Tizzoni e Francesco Compagna, che
assistono i genitori e il fratello di Chiara Poggi, segnalano
che nelle analisi della perita Denise Albani non sono stati
valutati i dati “grezzi” ed è stato usato un software del 2005.
E per la parte “biostatistica” – anche quella, secondo i
consulenti, senza valenza scientifica come la valutazione di
“dati non consolidati” – è stato usato coma bacino un database
europeo e non italiano.

Nelle valutazioni sulla compatibilità del Dna con quello
della linea paterna Sempio, poi, gli indici di probabilità usati
– in un caso “da moderatamente forte a forte” e nell’altro caso
“moderato” – si basano, sempre secondo le osservazioni dei
consulenti, su una tabella del ’98, mentre ne esiste una con
valori differenti e che dà minore compatibilità.

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