Santo Stefano Ticino. Tutti insieme per dire NO alla Ranteghetta. Una battaglia che il territorio sta vincendo

Stamattina l'assemblea pubblica organizzata dal PD ma che ha visto trionfare la Politica. Il Senatore Massimo Garavaglia (Lega): "Stiamo guadagnando tempo prezioso. Intanto, l'Unione Europa sta avendo un ripensamento operoso importante sulle politiche in materia energetica"

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Tutti insieme per dire NO allo scempio del territorio e, soprattutto, per bloccare in modo definitivo il maxi impianto di fotovoltaico a terra nell’area della Ranteghetta a Santo Stefano Ticino. A distanza ormai dal maggio scorso – quando è ‘scoppiata’ la bomba – la politica locale e non solo, vista la presenza dei diversi livelli istituzionali, si è ritrovata stamani, presso la sede della Pro loco di Santo Stefano Ticino dove il PD ha indetto un’assemblea pubblica per capire come sta procedendo la vicenda.

Una mattinata, prendendo a prestito le parole del vecchio Sindaco di Ossona Sergio Garavaglia, presente in qualità di consigliere comunale d’opposizione, dove si è tornati a respirare la politica con la P maiuscola.

A parte, infatti, qualche frecciatina legata ovviamente alle diverse sensibilità, in fin de conti, ha trionfato quel ‘guardarsi in faccia’ – per dirla con il Senatore della Lega Massimo Garavaglia oggi quanto mai presente nel ruolo di Senatore del territorio – Perché sulle cose importanti bisogna fare così.

Angelo Gini del PD di Santo Stefano Ticino e già Assessore comunale ha introdotto la mattinata di lavori.

“Siamo tutti contrari. I termini dati a Sorgenia sono scaduti lo scorso 29 Novembre. Il nostro è un territorio che viene aggredito perciò abbiamo coinvolto i diversi livelli istituzionali”. Certo il tempo che trascorre appare un buon segnale. Anche se non definitivo rispetto all’esito favorevole della vicenda che già di per sé fa accapponare la pelle.

Perché pensare di piazzare 140 ettari di fotovoltaico a terra, ossia, l’equivalente di 200 campi da calcio in pieno PLIS (Parco Locale d’Interesse Sovracomunale) de IL GELSO, è una roba davvero che non sta né in cielo né in terra. Ma tant’è.

Simone Negri consigliere regionale del PD ha aggiunto: “L’impianto sarebbe devastante oltre che sproporzionato. Questi poi sono impianti che non restituiscono nulla al territorio e fanno scomparire l’agricoltura. Su questi temi fa piacere che ci sia oggi qui con noi il Senatore Garavaglia. Perché dobbiamo tutelare insieme le aree agricole. In Consiglio regionale – ha ricordato Negri – avevamo presentato come PD una mozione per preservare i suoli agricoli dal fotovoltaico ci è stata bocciata. Però spero che avremo sviluppi interessanti con il DL 175 approvato da poco in Parlamento. Decreto che va nell’ottica di spingere il fotovoltaico ma blocca il fotovoltaico a terra”.

Per Città Metropolitana è intervenuto Paolo Festa già Sindaco a Pieve Emanuele, oggi con la delega all’Ambiente a Palazzo Isimbardi.

“Come Consiglio Metropolitano c’è forte preoccupazione. Noi dobbiamo rilasciare l’autorizzazione unica. Si tratta di una valutazione estremamente tecnica. La politica in Consiglio metropolitano insieme dice NO e offre supporto ai Comuni dal punto di vista tecnico. Perché gli enti locali piccoli devono esser aiutati. La nostra posizione è stata votata il 30 luglio scorso da tutto il Consiglio. Poi abbiamo inviato una lettera al Ministero perché questo progetto dovrebbe essere sottoposto alla VIA. Perciò in questa fase abbiamo deciso di sospendere la nostra autorizzazione unica” ha concluso Festa.

Il suo intervento è stato in parte corretto dall’Assessore di Santo Stefano Ticino Alessio Zanzottera. “Va bene dire che siamo tutti contrari al progetto però se vogliamo mettere i puntini sulle I rispetto al fatto che il comune di Santo Stefano Ticino non avrebbe diffuso subito le carte (critica mossa sotto traccia all’inizio del dibattito da Angelo Gini) allora va anche ricordata come è andata la discussione a Palazzo Isimbardi. Con una mozione che aveva un valore molto più politico, portata avanti proprio dalla Lega e poi modificata ed edulcorata in chiave più tecnica dalla maggioranza di centrosinistra. Poi – ha chiosato Zanzottera – ciò che conta è il risultato, quindi, mattinate come queste fanno, comunque, bene alla politica. Ma sarebbe bello che i toni fossero sempre questi con animo costruttivo”.

“L’Unione Europea per fortuna – ha concluso il Senatore Massimo Garavaglia facendo un’ampia panoramica di quanto sta accadendo ai vari livelli su questa partita – dopo la ‘sbornia’ del Green Deal sta avendo un ripensamento operoso a livello di politiche in materia di programmazione energetica. Questo ci dà tempo prezioso per fermare lo scempio, perché a cascata significa meno pressione sugli Stati UE per raggiungere obiettivi che erano già in partenza del tutto impensabili”.

“Altro aspetto positivo – ha continuato – arriva da Regione Lombardia che con l’Assessore Massimo Sertori è impegnata a rivedere al ribasso il costo dell’energia. Il Governo inoltre si sta impegnando per rendere retroattivo il decreto 175 di recente approvazione, così che possa essere usato come leva anche per bloccare domande come quelle che riguardano il caso della Ranteghetta.
Come parlamentari lombardi della Lega infine abbiamo preso una decisione importante: una moratoria su tutti i nuovi impianti a terra”.

“La battaglia non è ancora vinta ma siamo sulla buona strada, insieme possiamo difendere il nostro paesaggio ma soprattutto contribuire a costruire un modello energetico più giusto e sostenibile” ha concluso Garavaglia.

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