Il carcere di San Vittore è in condizioni critiche: oltre 1.200 detenuti a fronte di una capienza teorica dimezzata, personale insufficiente, carenza di medici e infermieri e aule scolastiche fuori uso dopo l’incendio di ottobre. Un quadro drammatico emerso durante la seduta della sottocommissione carceri di Palazzo Marino, dove la direttrice ha confermato un tasso di sovraffollamento vicino al 200%, con 1.203 reclusi e un organico di agenti lontano dagli standard previsti (420 in servizio rispetto ai 505 necessari). A ciò si aggiunge la continua difficoltà ad assicurare visite mediche tempestive a causa della grave carenza di personale sanitario.
“Le condizioni di San Vittore rappresentano una violazione evidente dei diritti fondamentali – dichiara il Codacons. Sovraffollamento, mancanza di personale, strutture danneggiate e servizi sanitari insufficienti configurano un rischio serio per la salute, la sicurezza e la dignità sia dei detenuti sia degli agenti di polizia penitenziaria”.
Alla luce della gravità del quadro, il Codacons annuncia di aver presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Milano affinché vengano valutate eventuali responsabilità e condotte omissive nella gestione della struttura.
Contestualmente l’associazione ha inoltrato una richiesta formale di intervento a Regione Lombardia e Ministero della Giustizia sollecitando risorse immediate per ripristinare le aule danneggiate, rafforzare gli organici, assumere personale sanitario e adottare misure urgenti per ridurre il sovraffollamento.




















