“Questa cosa non l’ha riportata nessuno, ma il 4 marzo è ricorrente nella mia vita perché anche l’altro mio arresto fu il 4 marzo…quindi credo che il prossimo 4 marzo io non andrò proprio a dormire. In ogni caso, come molti di voi sapranno, gli arresti avvengono sempre la notte. Quella volta ero stata in Gintoneria, come tutte le sere. Ero molto arrabbiata con Davide, come avveniva negli ultimi mesi, perché era uno di quei periodi in cui lui stava sveglio tre giorni e tre notti. Veramente aveva superato i limiti. Io ero andata a casa molto presto, dormivo.”
“In Gintoneria venivano tutti. È stato dipinto come il locale nero di Milano, ma quello che avveniva in Gintoneria è l’esatto standard che avviene in tutti i locali del mondo. Quello che avviene nei bagni di qualunque locale di Milano e non solo, perché io non amo nemmeno sentire sempre demolire questa città di Milano visto che purtroppo la droga non è solo a Milano: anche a Napoli o Torino spacciano o consumano nei bagni. Le ragazze, poi, girano in tutti i locali: le ragazze che vedevo in Gintoneria vanno in tutti gli altri posti, non erano inchiodate in Gintoneria.”
“Io non ho più amici, ma non li avevo nemmeno prima. C’è una grande differenza tra me e Davide: io ho smesso da tempo di fidarmi delle persone, le persone ci sono sempre quando hai qualcosa. Quando sono stata arrestata insieme a mia mamma eravamo all’apice e avevamo miliardi di amici… ma quando sono tornata libera, mi sono ritrovata sola. Poi sono tornati, solo dopo. Ma io non li rivoglio, mi basto. Ho la mia mamma, la mia famiglia che purtroppo, negli ultimi tre anni, si è impoverita della figura più importante che era il mio papà acquisito. Ho imparato a farmi bastare gli amori veri, quelli che contano nella vita. Per me se uno veniva a spendere era un cliente, non ho mai legato. Io non reputo amiche le persone che venivano nel locale, perché le amicizie non esistono: quando non hai più niente non ci sono più amici.”
“Davide Lacerenza non voleva apparire sui social…sembra strano raccontarlo oggi, che la sua vita l’ha messa tutta sui social, ma allora non voleva. C’era Periscope, l’antesignano dei social, e gli dicevo: “Davide, devi far vedere alla gente come apri le ostriche, come si estrae il caviale, come facciamo i plateau”. E lui: “Tu lavoravi in televisione, ma la mia vita invece non interessa a nessuno, cos’ho da dire?”. Grazie a me è nato il successo, il fenomeno Davide Lacerenza.”




















