Notte movimentata alla biblioteca d’arte dell’Università di Pavia, dove un gruppo di ladri è entrato in azione mettendo a segno un furto mirato. Il colpo è avvenuto nella notte tra domenica e ieri, lunedì, quando ignoti hanno forzato l’ingresso sfondando la porta antipanico per introdursi all’interno della struttura.
Una volta dentro, i malviventi hanno puntato direttamente a due preziose macchine fotografiche professionali, strumenti utilizzati dagli studiosi e dai tecnici dell’Ateneo per realizzare rilievi ad alta precisione sui reperti artistici. Si tratta di apparecchiature altamente specialistiche, del valore di diverse migliaia di euro ciascuna, fondamentali per documentare e preservare il patrimonio storico-artistico custodito dall’Università. I ladri, invece, non hanno toccato i libri e il materiale librario della biblioteca, segno che si trattava di un obiettivo scelto con cura.
Oltre al furto, l’irruzione ha provocato danni significativi ai locali: oltre alla porta antipanico divelta, il personale dell’Ateneo, arrivato in mattinata per aprire la struttura, ha trovato tracce di sangue su una scrivania, particolare che fa ipotizzare che almeno uno dei ladri possa essersi ferito durante l’effrazione. L’area è stata subito messa in sicurezza.
Sul posto è intervenuta la polizia, che ha effettuato i rilievi e acquisito gli elementi utili alle indagini. Gli agenti stanno lavorando per ricostruire gli spostamenti dei malviventi, anche attraverso eventuali immagini di videosorveglianza della zona o altre tracce lasciate durante il colpo. L’Università valuterà nei prossimi giorni l’entità complessiva dei danni e la necessità di potenziare i sistemi di sicurezza.
Il furto rappresenta un duro colpo per la comunità accademica pavese, che utilizza quotidianamente quelle apparecchiature per attività di studio, conservazione e ricerca scientifica.




















