Coldiretti: “No ai pannelli solari al posto delle risaie in Lomellina”

L’appello della presidente provinciale Silvia Garavaglia

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«Nemmeno un metro quadrato di suolo agricolo deve essere consumato da maxi speculazioni, così come nemmeno un litro d’acqua deve essere sottratto alla Lomellina e alle sue coltivazioni». Con queste parole, Silvia Garavaglia, presidente di Coldiretti Pavia, torna a lanciare un forte allarme sul proliferare dei progetti di installazione di pannelli fotovoltaici a terra in Lomellina, un fenomeno che nell’ultimo periodo sta assumendo dimensioni sempre più rilevanti.

La provincia di Pavia, infatti, è diventata uno dei territori lombardi maggiormente interessati da proposte per la realizzazione di impianti solari su suolo agricolo. Gli ultimi progetti in fase di valutazione riguardano le aree comprese fra i Comuni di Dorno, Zinasco e Scaldasole, ma sono già una quindicina le iniziative in corso d’iter autorizzativo tra le zone che vanno da Mortara fino a Pieve Albignola. Secondo alcune stime, gli impianti finora progettati potrebbero occupare complessivamente mille ettari di terreni agricoli, con l’installazione di oltre 700mila pannelli fotovoltaici.

Una prospettiva che allarma il mondo agricolo, soprattutto considerando che la Lomellina rappresenta da sempre un’eccellenza produttiva, in particolare nel settore risicolo. «La nostra provincia, che vanta il titolo di prima produttrice di riso in Europa, non può permettersi di cedere le proprie terre a maxi progetti speculativi non sostenibili – ribadisce Garavaglia –. Dobbiamo dare priorità all’installazione dei pannelli sui tetti, e vedere come un’opportunità l’integrazione tra agricoltura e produzione energetica, purché queste iniziative non diventino un pretesto per mascherare interventi che snaturano il territorio e le sue coltivazioni».

Coldiretti ha più volte denunciato il rischio che queste operazioni rispondano a logiche puramente finanziarie, trattando la terra non come una risorsa da coltivare, ma come un semplice mezzo per generare profitti. «La Coldiretti non si è mai opposta alle agroenergie – precisa la presidente –. Il problema è che, con il moltiplicarsi di progetti che poco o nulla hanno a che fare con l’agricoltura, si rischia di spazzare via un ecosistema agricolo unico, quello delle risaie della Lomellina, mettendo in pericolo non solo la produzione di riso ma anche la straordinaria biodiversità che questi territori custodiscono».

Un monito chiaro e deciso, che punta a difendere un patrimonio agricolo e ambientale riconosciuto a livello europeo, oggi messo sotto pressione da iniziative che, secondo Coldiretti, potrebbero compromettere in modo irreversibile l’identità della Lomellina.

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