Trezzano: provocano incidente e non soccorrono la ferita grave: arrestati due marocchini

Abbandonato anche un fucile prima della fuga

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Hanno causato un gravissimo incidente stradale e sono poi fuggiti senza prestare alcun aiuto alla giovane rimasta ferita in modo critico. È l’esito dell’Operazione “Berbero”, una complessa attività investigativa condotta dai carabinieri, che ha portato all’arresto di due cittadini marocchini di 34 e 26 anni.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’incidente è avvenuto nella notte del 13 settembre 2025 lungo la SS494, nel territorio di Trezzano sul Naviglio (Milano). I due uomini, a bordo di una Volkswagen Touareg, avrebbero travolto una Peugeot 208 guidata da una ragazza italiana di 23 anni. L’impatto è stato violentissimo: la giovane è stata soccorsa dal personale sanitario e trasportata in codice rosso all’ospedale San Carlo di Milano, dove è stata ricoverata in condizioni critiche e in pericolo di vita.

Nonostante la gravità dell’accaduto, i due uomini non si sono fermati e si sono dati alla fuga. Durante la corsa per far perdere le proprie tracce, hanno anche abbandonato un fucile a canne mozze, con matricola abrasa e corredato di munizioni, lasciandolo sul luogo dell’incidente. Un dettaglio che ha ulteriormente aggravato la loro posizione.

Le indagini dei carabinieri sono proseguite per settimane. Il primo dei due, ritenuto il conducente del veicolo, è stato arrestato l’11 ottobre dai militari della compagnia di Corsico, dopo essere stato fermato a Lissone (Monza e Brianza): durante il controllo è stato trovato in possesso di una pistola clandestina, circostanza che ha fatto scattare l’immediato provvedimento restrittivo.

Il secondo uomo è stato rintracciato il 13 novembre a Somma Lombardo (Varese) grazie a un imponente blitz dei carabinieri di Corsico, supportati dalla compagnia di Gallarate e da un elicottero dell’Arma. L’operazione ha consentito di raggiungere e bloccare anche il complice, ponendo fine alla loro fuga.

Entrambi gli arresti sono stati convalidati dal gip del Tribunale di Milano, su richiesta della Procura della Repubblica. Le accuse contestate ai due uomini comprendono omissione di soccorso e porto abusivo di armi clandestine, mentre proseguono gli approfondimenti investigativi sul loro coinvolgimento nella dinamica dell’incidente e sulla provenienza delle armi in loro possesso.

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