RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Negli ultimi mesi ho deciso di approfondire il tema dei contributi economici e della crescita della popolazione straniera a Trecate. Per farlo ho presentato due richieste di accesso civico generalizzato: una per ottenere i dati sui contributi erogati dai Servizi Sociali, l’altra per avere il quadro aggiornato della popolazione residente.
La Lega non ha mai avuto l’assessorato ai Servizi Sociali nelle ultime amministrazione e non abbiamo mai potuto occuparci direttamente di criteri di erogazione, priorità e selezione dei beneficiari, ma i numeri degli ultimi anni mostrano la necessità di un cambio di direzione netto.
Una premessa è doverosa: non abbiamo potuto ricevere i dati sulla suddivisione dei contributi economici per nazionalità, in quanto il dato non era nell’immediata disponibilità del Comune, ma abbiamo ricevuto una tabella basata sulle ultime cifre dei codici fiscali dei beneficiari che ci ha permesso di risalire alla ripartizione dei contributi per luogo di nascita.
Il dato che emerge è inequivocabile: la quota di contributi destinati a persone nate all’estero è molto più alta della loro percentuale tra i residenti, mediamente solo il 50% dei contributi viene assegnato a persone nate in Italia e, addirittura nel 2023, anno in cui è stato erogato il bonus bollette basato esclusivamente sull’ISEE, la quota destinata a cittadini nati in Italia è scesa ulteriormente al 34%. Si tratta di un sistema squilibrato, che toglie risorse agli italiani e crea ingiustizie.
Riteniamo che l’immigrazione è positiva solo quando genera valore aggiunto: chi porta lavoro, competenze e rispetto delle regole e voglia di integrarsi è il benvenuto. Trecate non può e non deve trasformarsi in un polo di assistenzialismo per chi arriva senza un progetto e finisce mantenuto dal Comune.
Ogni anno il saldo migratorio degli stranieri, cioè la differenza tra gli immigrati che arrivano e quelli che lasciano la città è di circa arrivano circa 400 persone, pari al 2% della popolazione. Si tratta di un numero altissimo che tuttavia sembra quasi invisibile a un occhio meno esperto che vede una percentuale di stranieri abbastanza stabile al 20%: questa percentuale aumenta soltanto di poco perchè ogni anno 300-350 persone acquisiscono la cittadinanza italiana e non vengono più conteggiate tra gli stranieri. Chi ottiene la cittadinanza deve essere davvero integrato, altrimenti il rischio enorme è quello di perdere la cultura, le tradizioni e l’identità trecatese.
Se la Lega tornerà ad avere l’onere e l’onore di amministrare Trecate la priorità sarà chiara: prima gli italiani! Studieremo delle regole legittime per favorire gli italiani nell’accesso agli aiuti e supereremo il meccanismo dell’ISEE che finisce per penalizzare i nostri cittadini trecatesi che hanno sempre lavorato e contribuito al benessere della comunità.
La risposta ai flussi incontrollati è una sola: la remigrazione. La Lega intende destinare parte delle risorse che oggi finiscono nei sussidi a progetti strutturati di rimpatrio volontario, per chi è attualmente dipendente dall’assistenza pubblica. Si tratta di una misura concreta, già prevista dall’ordinamento italiano, usata in molti Paesi europei, che alleggerisce i servizi sociali, favorisce la sicurezza e ripristina equilibrio nella città.
Alessandro Pasca – Segretario della Lega Salvini Premier – Sezione Ovest Ticino





















