Ricordando Ezio, il collega de ‘Il Giorno’ Varese scomparso un anno fa

La cerimonia ha reso omaggio al giornalista che guidò per anni la redazione varesina. Interventi di colleghi, familiari e autorità nel luogo simbolo dell’Ente Provinciale.

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In un pomeriggio raccolto e sentito, la sede della Provincia di Varese, Villa Recalcati, ha ospitato la cerimonia in cui è stata ufficialmente consegnata una targa commemorativa in ricordo di Ezio Motterle, storico capo della redazione di Varese del quotidiano «Il Giorno».

L’evento ha preso avvio con un intervento del presidente della Provincia, Marco Magrini, che ha sottolineato il valore del ricordo e della testimonianza civile offerta da Motterle, un’occasione per riflettere sul valore del giornalismo locale e sulla funzione che esso svolge nella democrazia.
Sono poi intervenuti colleghi e amici che, con Motterle, hanno condiviso la strada professionale e che hanno voluto ricordarlo anche come maestro per le nuove generazioni di giornalisti.

Nel corso della sua carriera, Motterle aveva iniziato giovanissimo al «Giornale» di Varese, per poi passare a «Il Giorno» alla fine degli anni ’70 e guidarne la redazione varesina sin dalla nascita, negli anni ’90. Ha seguito vicende di cronaca che hanno avuto rilevanza nazionale, oltre che la politica locale, con attenzione particolare per i cambiamenti del territorio.

La consegna della targa a Marilena Speroni, vedova di Motterle, è un gesto che testimonia come l’impegno professionale del giornalista abbia lasciato un’impronta oltre i confini strettamente giornalistici.
La scelta di Villa Recalcati, sede dell’amministrazione provinciale, come luogo della cerimonia non è casuale in quanto Motterle ha raccontato con attenzione attività e vicende legate al territorio provinciale per tanti anni come testimonia la frase serigrafata sulla targa: “La Provincia di Varese al giornalista Ezio Motterle che ha saputo raccontare il territorio”.

In un’epoca in cui l’informazione e la cronaca sentono la pressione della rapidità e dei nuovi media, l’eredità professionale di Motterle emerge come monito alla qualità del racconto, all’approfondimento e alla responsabilità del giornalista.

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