“L’UE si è data definitivamente la zappa sui piedi, approvando una legge ideologica e punitiva, destinata a portare l’Europa verso la catastrofe industriale, mentre i nostri competitor, Cina in testa, continuano a crescere con le centrali a carbone, incuranti dei cambiamenti climatici.
Dopo l’approvazione irresponsabile di oggi, il continente si avvia inesorabilmente alla desertificazione industriale, alla povertà dei suoi cittadini e alla dipendenza strategica da altre potenze industriali. Non è questo il futuro che vogliamo. Di fronte al ritardo con cui stiamo cercando di rincorrere gli obiettivi fissati per il 2030, non ha alcun senso porre nuovi e più stringenti target per il 2040.
Occorre quindi abbandonare al più presto l’estremismo ambientalista inaugurato con il Green Deal, che ha già prodotto danni enormi e in parte irrecuperabili, per abbracciare una transizione realistica e graduale, basata su innovazione e competitività, che possa coniugare la tutela del pianeta con lo sviluppo e il benessere. Dopo aver chiesto, in qualità di relatrice ombra in commissione Industria, la cancellazione della legge sul clima e promosso un emendamento per la sua reiezione, la mia battaglia contro questa norma-obbrobrio continua nel corso dei prossimi negoziati interistituzionali, così come va avanti il mio impegno per salvare i motori tradizionali dopo il 2035”.
Lo dichiara l’eurodeputata Isabella Tovaglieri (Lega), relatrice ombra della legge sul clima per conto del gruppo dei Patrioti in Commissione Industria, al termine del voto di oggi nella seduta plenaria dell’Eurocamera.





















