Una giornata di festa e di orgoglio per la comunità magentina: è stata inaugurata la nuova sede dell’Associazione Nazionale Polizia di Stato (ANPS) di Magenta, situata nel suggestivo parco di Casa Giacobbe, luogo simbolo di storia. La cerimonia si è aperta con l’esecuzione dell’Inno di Mameli, momento solenne che ha preceduto gli interventi ufficiali. A prendere per primo la parola è stato Domenico Riili, presidente della sezione ANPS di Magenta, che ha voluto sottolineare lo spirito di continuità e servizio che anima l’associazione: “Non andiamo in pensione con il congedo o con la pensione – ha dichiarato – ma l’impegno continua con il volontariato. Un ringraziamento a tutti”.
Presenti all’inaugurazione numerose autorità locali, tra cui il vicesindaco Enzo Tenti, che ha portato i saluti del sindaco Luca Del Gobbo, ribadendo l’importanza della collaborazione tra istituzioni e associazioni per la sicurezza e il benessere della città. La nascita della nuova sede è il frutto di un lungo percorso di progettazione e cooperazione. Come spiegato nel corso dell’evento, il risultato è stato possibile grazie a un attento lavoro di costruzione sulle necessità dell’associazione, unendo diversi bandi e opportunità per raggiungere obiettivi concreti.
La sede, moderna e accogliente, si inserisce armoniosamente nel verde del parco di Casa Giacobbe, diventando un punto di riferimento per la cittadinanza. Il presidio non sarà soltanto un luogo di ritrovo per gli associati, ma anche un centro di servizio per la collettività: i volontari dell’ANPS, infatti, contribuiranno a monitorare le aree verdi e i parchi cittadini, incrementando così la percezione di sicurezza tra i cittadini.
La cerimonia si è conclusa con un momento di spiritualità: don Federico, parroco di Magenta, ha guidato una preghiera e impartito la benedizione alla nuova sede e ai presenti, suggellando un’inaugurazione che unisce simbolicamente impegno civile, senso del dovere e comunità. Con questa apertura, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato di Magenta rafforza la propria presenza sul territorio, testimoniando come il servizio e la dedizione alla collettività non finiscano mai, nemmeno dopo il congedo.





















