Dopo una battaglia lunga molti anni, la vicenda relativa alla cava tra Casorezzo e Busto Garolfo è arrivata alla conclusione. Come riporta La Prealpina in un articolo a firma di Stefano Vietta, è infatti arrivato il via libera definitivo per l’avvio delle operazioni nella ex cava di Busto Garolfo, in via delle Cave, al confine con Casorezzo. Da lunedì 10 novembre, la società Solter Srl, proprietaria dell’area, inizierà il conferimento di rifiuti non pericolosi, in base all’Autorizzazione integrata ambientale rilasciata nei giorni scorsi da Città Metropolitana di Milano.
Il primo lotto interessato dal riempimento misura circa 10mila metri quadrati, con una volumetria di 75mila metri cubi. Complessivamente, il sito si estende per 73 ettari e sarà suddiviso in quattro lotti, con capacità che variano tra gli 8mila e i 12mila metri quadrati e volumi fino a 117mila metri cubi.
La decisione arriva dopo una lunga vicenda giudiziaria che ha confermato la validità dei permessi concessi anni fa dalla ex Provincia di Milano, nonostante l’opposizione dei Comuni di Busto Garolfo e Casorezzo, del Parco del Roccolo (con Canegrate capoconvenzione) e dei proprietari agricoli dell’area protetta.
Secondo quanto riferisce ancora La Prealpina, le disposizioni della Città Metropolitana impongono a Solter una serie di obblighi ambientali: controlli piezometrici costanti, monitoraggio del percolato e verifiche sulla possibile presenza di metano, con interventi di prevenzione contro miscele infiammabili o esplosive. Le operazioni dovranno concludersi entro cinque anni, al termine dei quali l’area sarà oggetto di riqualificazione ambientale con nuove piantumazioni e zone umide.
L’obiettivo dichiarato è quello di restituire al territorio un’oasi verde. Ma sotto la superficie resterà la traccia di un sito destinato a ospitare migliaia di metri cubi di rifiuti.





















