Milano, Hannoun inneggia ad Hamas: FdI–Lega–FI all’attacco, «sia espulso»

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Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia annunciano interrogazioni parlamentari dopo la partecipazione di Mohammad Hannoun, presidente dell’Associazione dei Palestinesi in Italia (API), alla manifestazione pro-Palestina svoltasi sabato a Milano. I gruppi di centrodestra sostengono che, come riportato da alcuni organi di stampa, Hannoun avrebbe inneggiato ad Hamas in piazza e tenuto frasi considerate apologia di violenza, chiedendone l’immediata espulsione dall’Italia.

«Ecco Mohammad Hannoun, volto noto in ambienti di sinistra, comparire a capo di una manifestazione Pro-Pal in pieno centro a Milano e inneggiare all’uccisione degli ebrei, in nome della rivoluzione», ha dichiarato il senatore della Lega Marco Dreosto, annunciando l’intenzione di presentare interrogazioni per fare chiarezza sulla vicenda e sulle eventuali responsabilità delle autorità competenti.

Il presidente dei senatori di Forza Italia, Maurizio Gasparri, ha diffuso un durissimo commento riportando frasi attribuite a Hannoun durante il comizio: «Tutte le rivoluzioni del mondo hanno le loro leggi. Chi uccide va ucciso, i collaborazionisti vanno uccisi…». Gasparri ha definito inaccettabile che «in Italia parli in piazza questo folle che fa l’apologia di questa strage in atto» e ha chiesto alle autorità di valutare provvedimenti immediati.

Anche Fratelli d’Italia ha rilanciato le accuse, ricordando precedenti vicende che avevano già posto Hannoun sotto la lente delle autorità: i deputati del partito hanno annunciato interrogazioni al ministro dell’Interno chiedendo di valutare l’espulsione o altri provvedimenti amministrativi.

I deputati FdI Sarà Kelany e Francesco Filini hanno inoltre ribadito che Hannoun è noto per posizioni «vicine al radicalismo islamico» e per dichiarazioni già oggetto in passato di provvedimenti, citando episodi contestati relativi a linguaggio d’odio e a manifestazioni precedenti. I parlamentari hanno chiesto che il ministero dell’Interno valuti l’urgenza di un provvedimento di allontanamento.

Dal lato delle cronache locali, la presenza di Hannoun ai cortei pro-Palestina milanesi era stata ampiamente documentata anche in passato: nel 2024 l’associazione e il suo presidente erano stati al centro di provvedimenti amministrativi come il foglio di via da Milano, notificato in relazione ad accuse di istigazione all’odio. Sulla vicenda odierna sono in corso verifiche e, come annunciato dai gruppi parlamentari, arriveranno interrogazioni formali per richiedere chiarimenti pubblici.

La vicenda riapre il tema del confine tra libertà di manifestazione e istigazione alla violenza: i parlamentari di centrodestra sostengono che le dichiarazioni attribuite a Hannoun superino tale confine e richiedano l’intervento delle istituzioni, mentre i sostenitori del diritto di protesta ricordano la necessità di distinguere tra critica politica e reato. Le autorità competenti saranno chiamate a valutare i fatti e le eventuali conseguenze legali o amministrative.

Sono già arrivate reazioni politiche e annunciate interrogazioni — ora si attende la risposta ufficiale del ministro dell’Interno e gli esiti degli accertamenti delle forze dell’ordine.

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