A Busto Garolfo la mostra collettiva URBAN ART

Aprirà i battenti sabato 18 Ottobre nella cornice di Villa Brentano

Domenica 19 il Mercato Contadino torna a Busto Arsizio

Domenica 19 ottobre avremo la nuova edizione del Mercato Contadino a Busto Arsizio nel Parco Comerio ( con ingressi da via Espinasse, Via Magenta...

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Le città, sin dall’alba della civilizzazione, hanno sempre rappresentato il crocevia delle più elevate espressioni artistiche. Questi spazi urbani non solo fungono da scenari per la vita quotidiana, ma diventano vere e proprie tele su cui si dipingono le storie, le culture e le identità di intere generazioni.

Anche il Maestro Mellone già negli anni ‘70 affronta la rappresentazione di ambienti urbani esuberanti nella sua serie Città-robot (1973-75) dove la città, e tutto ciò che essa rappresenta, si tinge di ambiguità: “Le città del futuro non intendono prefigurare ipotetiche città avveniristiche, ma si pongono come immagine del disordine tecnologico, riscontrabile soprattutto nel presente, e configurando un habitat immaginario in cui si ipotizza la simbiosi dell’uomo e della macchina”. Da sempre l’arte, in ogni sua forma, si intreccia con l’urbanistica, dando vita a un dialogo dinamico che arricchisce l’esperienza umana. La visione di Mellone spesso si tinge di pessimismo e pesantezza nella visione del futuro a lui vicino. Una sorta di vertigine e paura per ciò che vede svilupparsi in quegli anni tumultuosi.

Tuttavia è essenziale considerare come le città abbiano da sempre influenzato la produzione artistica. Dalle antiche polis greche con i loro templi e sculture, fino alle piazze rinascimentali italiane, ogni periodo storico ha lasciato il suo segno indelebile. Le opere d’arte spesso riflettono le peculiarità socio-culturali del tempo e del luogo in cui sono state create. Ad esempio, durante il Rinascimento, Firenze non era solo un centro politico ed economico, ma anche una piazza di idee rivoluzionarie rappresentate attraverso l’arte. Artisti come Michelangelo e Botticelli non solo abbellirono la città con le loro opere, ma aiutarono a plasmare una nuova visione del mondo, promuovendo la bellezza e l’eccellenza umana.

Le città moderne continuano a essere laboratori creativi. Metropoli come New York, Parigi e Tokyo sono diventate simboli di innovazione artistica. La street art, ad esempio, ha trasformato muri anonimi in gallerie a cielo aperto, dando voce libera ad artisti fuori dai circuiti istituzionali e commerciali. Qui, l’arte non è confinata dentro le mura dei musei, ma invade lo spazio pubblico, sfidando convenzioni e interagendo con i passanti. Questo approccio democratizza l’arte, rendendola accessibile a tutti, stimolando riflessioni e discussioni su temi sociali ed esistenziali.

Non si può ignorare, però, l’importanza delle istituzioni culturali. Musei, gallerie e teatri non solo preservano il patrimonio artistico, ma fungono anche da catalizzatori per la creatività contemporanea. In un’epoca contrassegnata da rapidi cambiamenti, le città devono affrontare nuove sfide che cercano di rispondere a problematiche globali come la sostenibilità e l’inclusione sociale. L’arte gioca un ruolo fondamentale in questo contesto. Progetti artistici partecipativi possono contribuire a riqualificare quartieri degradati, coinvolgendo gli abitanti e trasformando l’ambiente urbano in spazi di condivisione e coesione.

In conclusione, il legame tra città e arte è uno scambio vitale in continua evoluzione, un dialogo che arricchisce e trasforma entrambi. Le città non sono semplicemente sfondi per l’arte, ma ne sono parte integrante, alimentando una creatività che intreccia storie, persone e culture. In questo senso Independent Artists intende proporre un dialogo utilizzando l’arte come potente alleato nella costruzione di un futuro più inclusivo e consapevole, capace di cogliere le sfide del presente e disegnare nuove prospettive per la società.

Qui di seguito gli artisti selezionati per la collettiva: Anto, Piero Bagolini, Marco Castoldi, Stefano Lorenzo Cavané, Roberto Crippa, Marco Croci, Melissa Damson, Igor De Marchi, Pietro Dente, Antonio Deodato, Sergio Franzosi, Giuseppe Gallace, Marco La Bianca, Fulvio Marino, Mauro Martin, Elena Monzo, Angelo Demitri Morandini, Mauro Moriconi, Barbara Nati, Carlo Olper, Andrea Sbra Perego, Dado Schapira, Mario Sughi (nerosunero), Emanuele Taglieri, Danilo Torre e Urbansolid.

L’esposizione apre al pubblico sabato 18 ottobre alle ore 11. Successivamente, la mostra sarà visitabile nei giorni da Martedì a Venerdì solo su appuntamento e il Sabato dalle ore 14:30 alle 18:00 presso Villa Brentano (1°piano), in via Magenta 25 a Busto Garolfo (MI).

L’ingresso alla mostra è libero e gratuito. Per info e appuntamenti: [email protected].

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