“In qualità di sindaco, desidero esprimere il profondo cordoglio e la vicinanza dell’intera amministrazione comunale alla famiglia colpita da quanto accaduto a un nostro concittadino. L’alloggio in cui risiedeva non è di proprietà del Comune né di Aler. La persona non era seguita dai servizi sociali comunali e, dalle informazioni disponibili, non risultava possedere i requisiti per accedere al fondo per la morosità incolpevole a causa di un reddito elevato.
Tuttavia, era noto che il cittadino vivesse una condizione di fragilità personale, legata a una situazione di ludopatia”. Così a LaPresse il sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, chiarendo che “qualche settimana fa il cittadino si era rivolto per la prima volta agli uffici comunali per richiedere informazioni sugli alloggi popolari. Gli uffici competenti gli avevano fornito tutte le indicazioni necessarie per presentare domanda di assegnazione di un alloggio abitativo temporaneo nell’ambito del Servizio Abitativo Transitorio (Sat)”, ma – aggiunge il primo cittadino – non si è più presentato agli uffici”.
Nell’esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’uomo, De Stefano sottolinea il suo “rammarico per il tentativo di alcune forze politiche di opposizione di strumentalizzare questa vicenda, evocando un’emergenza abitativa che nel nostro Comune non risulta esistente. Comprendo che per alcuni la campagna elettorale risulti gia’ iniziata, tentando di sfruttare una situazione di fragilita’ patologica per
presentarla come un’emergenza abitativa. Invito tuttavia tutti a rispettare il dolore di chi vive condizioni di vulnerabilita’ o drammi psicologici, evitando qualsiasi speculazione.” Infine, invita “chi si trova in condizioni di fragilita’, a contattare
gli uffici comunali. Il nostro personale e’ sempre disponibile per fornire informazioni, orientamento e supporto nell’accesso alle misure disponibili”.