Un gesto semplice ma carico di significato: sabato mattina a Santo Stefano Ticino decine di persone hanno pedalato insieme per dire no al progetto del campo fotovoltaico di Sorgenia Renewables, che prevede anche un sistema di accumulo elettrochimico.
La manifestazione, promossa dal Comitato No Ranteghetta, ha voluto rifocalizzare l’attenzione su una vicenda che preoccupa cittadini e amministrazioni locali, in attesa di notizie dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Tra i partecipanti anche i sindaci Dario Tunesi (Santo Stefano Ticino) e Fausto Coatti (Marcallo), il consigliere metropolitano Christian Cattaneo e rappresentanti dei Comuni vicini.
«Pedaliamo lungo le strade che conosciamo a memoria e che pure ogni volta ci sorprendono. Pedaliamo tra campi, cascine e filari, sotto lo stesso cielo che ci unisce. Non è solo una biciclettata: è un gesto per dire che il nostro territorio conta, anche se non appare nelle cartoline. Non siamo disposti a restare in silenzio mentre il cuore agricolo di queste terre viene cancellato», hanno dichiarato i promotori.
Il sindaco di Santo Stefano, Dario Tunesi, ha ricordato che il nuovo impianto andrebbe a occupare il 50% della superficie agricola del Comune, pari al 15% del territorio complessivo: «Un progetto del genere cambierebbe radicalmente il volto di Santo Stefano. Già in agosto, al Ministero, abbiamo fatto presente con fermezza la nostra contrarietà, supportata dalle osservazioni puntuali dei cittadini».
Sulla stessa linea il sindaco di Marcallo, Fausto Coatti: «Chi ha legiferato in materia di fotovoltaico non ha considerato i danni ambientali ed economici che tali impianti possono causare in aree fertili e produttive, come questa. Ora si cerca di correre ai ripari, ma speriamo non sia troppo tardi».
Intanto Sorgenia sta elaborando una nuova proposta, che dovrà essere integrata entro metà dicembre con i documenti richiesti dal Ministero. Nel frattempo, le biciclette che hanno percorso il perimetro dei campi rappresentano un segnale forte e chiaro: la comunità non si arrende e difende il suo territorio.