“Lo studio Stemals prevede l’utilizzo di una terapia sperimentale basata sulla somministrazione di cellule staminali per il trattamento dei soggetti affetti da sclerosi laterale amiotrofica. Questo studio è risultato vincitore nell’ambito del bando Pnrr 2022 – Missione 6 Salute – Componente 2.
Il progetto di ricerca, della durata di 24 mesi e prorogato di ulteriori 6, è stato presentato dall’Azienda ospedaliera universitaria Maggiore della Carità di Novara, per conto della Regione Piemonte in qualità di ente capofila, con il supporto di tre unità operative collaboratrici: Irccs Casa Sollievo della Sofferenza, Aou di Padova e Aou Policlinico P. Giaccone di Palermo.
“Preso atto che non risultano allo stato informazioni in merito a eventuali ulteriori criticità o richieste formulate dal principal investigator di modifiche sostanziali del piano esecutivo del progetto Stemals, riferisco che non sussistono elementi oggettivi per la sospensione o cancellazione del progetto, che continuerà ad avere il sostegno e la dovuta considerazione da parte del ministero della Salute”, ha chiarito il ministro Orazio Schillaci, rispondendo a un’interrogazione parlamentare sulla sperimentazione clinica con cellule staminali cerebrali contro la Sla.
Il ministro è poi entrato nel merito delle risorse. “Il finanziamento assegnato allo studio, pari a 1.000.000 di euro, è stato suddiviso in tre rate, come da convenzione: la prima da 400.000 euro a titolo di anticipazione all’atto della stipula, la seconda da 400.000 euro subordinata alla valutazione positiva della relazione intermedia dopo 12 mesi, e la terza da 200.000 euro a saldo, all’esito positivo della valutazione conclusiva.
Dopo 12 mesi è stata prodotta la relazione tecnico-scientifica sullo stato di avanzamento dei lavori che, non avendo rispettato i termini previsti, ha ricevuto un ‘parere non favorevole’. Per questo motivo è stata sospesa l’erogazione della seconda rata, ma – ha puntualizzato Schillaci – ciò non comporta in alcun modo la sospensione o l’annullamento del progetto.
“Difatti – ha concluso – tutti i soggetti beneficiari attuatori e tutte le unità operative dei progetti Pnrr hanno già ricevuto rassicurazioni, nel corso di apposite riunioni operative, sulla possibilità di proseguire nella realizzazione dei progetti anche senza l’erogazione della seconda rata, recuperando la medesima unitamente al saldo al momento della conclusione del progetto”.