Monza: Guardia di finanza sequestra oltre 136mila oggetti pericolosi o contraffatti

Giocattoli e non solo

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La Guardia di finanza di Monza e Brianza, dopo indagini che hanno portato a un controllo presso un distributore di Lissone (MB), hanno trovato oltre 135 mila giocattoli e prodotti per la cura della persona privi della marchiatura “CE” ovvero non conformi al Codice del Consumo. Accertata la detenzione per l’immissione sul mercato, gli articoli – la cui vendita avrebbe garantito al maxi emporio guadagni per oltre 100 mila euro – sono stati immediatamente sottoposti a sequestro amministrativo e il legale rappresentante della societa’ segnalato alla Camera di Commercio di Milano-Monza-Lodi per l’applicazione di sanzioni amministrative di cospicua entita’.

L’imprenditore e’ stato inoltre denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Monza per violazioni al testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, posto che il magazzino oggetto del controllo e’ risultato privo della prevista Segnalazione certificata di inizio attivita’ (Scia) antincendio e dei requisiti minimi previsti dalla normativa in materia e ai fini della sicurezza dei luoghi di lavoro, con conseguente sospensione dell’attivita’ commerciale.

I militari del Gruppo di Monza e della Compagnia di Seveso, hanno inoltre compiuto un sequestro amministrativo di ulteriori 840 giocattoli privi della marchiatura “CE” e il sequestro penale di circa 100 pupazzi Labubu e peluche Stitch risultati contraffatti, con denuncia del titolare di un esercizio commerciale – ambulante presso il mercato settimanale del quartiere San Rocco a Monza – alla Procura della Repubblica di Monza per i reati di introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi, frode in commercio, fabbricazione e commercio di beni realizzati usurpando titoli di proprieta’ industriale e ricettazione; presso un esercizio commerciale di Bovisio Masciago (MB), infine, sono stati sequestrati per violazione al Codice del Consumo di decine di accessori di abbigliamento (portafogli, borse, cinture e foulard), con conseguente segnalazione del commerciante alla competente Camera di Commercio.

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