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E’ morta a 87 anni Claudia Cardinale, addio alla diva del cinema italiano

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ROMA (ITALPRESS) – Si è spenta all’età di 87 anni Claudia Cardinale. L’attrice italiana – come riportano i media francesi – è deceduta a Nemours, vicino a Parigi, dove viveva da tempo. La notizia è stata confermata dal suo agente.

Claudia Cardinale, pseudonimo di Claude Joséphine Rose Cardinale, era nata a Tunisi il 15 aprile del 1938 da genitori siciliani immigrati durante il protettorato britannico. Era considerata l’attrice italiana più importante emersa negli anni ’60 e insieme a Sophia Loren e Gina Lollobrigida è stata capace di avere una grande notorietà internazionale. Durante la sua lunga carriera, iniziata a metà degli anni Cinquanta, ha recitato in una vasta gamma di generi cinematografici. Dalla commedia all’italiana agli spaghetti western, dalle pellicole drammatiche a quelle storiche sino a quelle di stampo hollywoodiano, lavorando saltuariamente anche nella musica, in teatro e in televisione. Ha partecipato a più di 150 film, alcuni dei quali considerati delle pietre miliari del cinema d’autore. Oltreoceano ha raggiunto un grande successo di pubblico ricevendo numerosi consensi da parte della critica, affiancando alcuni degli attori internazionali più acclamati: John Wayne, Sean Connery, William Holden, Henry Fonda, Eli Wallach, Orson Welles, Peter Finch, Anthony Quinn, Jack Palance, David Niven, Laurence Olivier, Burt Lancaster, Jason Robards e molti altri ancora.

La svolta determinante della sua carriera arrivò nel 1957, quando vinse il concorso di bellezza per la “più bella italiana di Tunisia”, tenutosi a Gammarth, che le valse in premio un viaggio a Venezia durante la Mostra internazionale d’arte cinematografica. Sulla spiaggia del Lido l’affascinante diciottenne non passò inosservata agli occhi dei molti registi e produttori cinematografici presenti. Il suo primo film italiano è I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli, ma il primo ruolo importante fu in Un maledetto imbroglio (1959) di Pietro Germi. Nel 1960 partecipò a ben cinque film: l bell’Antonio di Mauro Bolognini, la megaproduzione internazionale Napoleone ad Austerlitz di Abel Gance, con Orson Welles e Vittorio De Sica, Audace colpo dei soliti ignoti diretto da Nanni Loy, il primo incontro professionale con Luchino Visconti in Rocco e i suoi fratelli e I delfini di Citto Maselli. Durante le riprese de Il bell’Antonio, Marcello Mastroianni si innamorò di lei che, pur attratta dal suo fascino gentile, lo respinse perché non lo prese sul serio. Il successivo lavoro con Bolognini, La viaccia, le fece incontrare Jean-Paul Belmondo, con il quale girò poi l’avventuroso Cartouche (1962) di Philippe de Broca, il film che la rese popolare in Francia e durante il quale ebbe una storia d’amore con Belmondo.

La ragazza con la valigia di Valerio Zurlini, mise in scena involontariamente la parte più dolorosa della sua vita reale: il figlio nascosto e le permise un’identificazione totale con il personaggio della ragazza-madre Aida. Il 1963 rappresentò un anno cruciale per la carriera della Cardinale: ebbe l’irripetibile occasione di lavorare contemporaneamente con due dei maggiori maestri del cinema italiano in film-simbolo della loro carriera. Partecipò a Il Gattopardo di Luchino Visconti e a 8 e mezzo di Federico Fellini. La sua prima vera interpretazione con la propria voce, nel film La ragazza di Bube di Luigi Comencini, le valse il primo importante riconoscimento al suo lavoro di attrice: il Nastro d’argento per la migliore attrice. Lavorò per la prima volta con Ugo Tognazzi nel film di Antonio Pietrangeli Il magnifico cornuto (1964), nel quale appare al culmine della propria sensualità. Nel 1966 si cimentò con il genere western in I professionisti di Richard Brooks, candidato a tre statuette dei Premi Oscar e considerato il suo miglior film americano, nel quale ritrovò con piacere Burt Lancaster, con il quale ha condiviso l’indimenticabile esperienza del film di Visconti di tre anni prima.

Nel 1973 tornò a lavorare per un’ultima volta con due dei suoi “storici registri”, con Mauro Bolognini nel film Libera, amore mio!. Due commedie accanto all’altra principale attrice italiana della sua generazione, Monica Vitti, A mezzanotte va la ronda del piacere (1975) di Marcello Fondato e Qui comincia l’avventura (1975) di Carlo Di Palma, segnano la fine del lungo rapporto professionale di Cardinale con la casa di produzione Vides. Dopo diciassette anni di lavoro ininterrotto, con almeno tre-quattro film all’anno, l’attrice rimane ferma per quasi due anni prima che Franco Zeffirelli la chiami per il ruolo dell’adultera nel suo sceneggiato televisivo Gesù di Nazareth, enorme successo mondiale. Gli anni Ottanta si aprono con due film importanti, né La pelle (1981) di Liliana Cavani, che le vale un Nastro d’argento alla migliore attrice non protagonista, mentre nel 1982 nel film Fitzcarraldo (1982) di Werner Herzog. L’interpretazione del controverso personaggio storico di Claretta Petacci in Claretta (1984), diretta per l’ennesima volta da Squitieri, le fa ottenere il Premio Pasinetti alla Mostra del cinema di Venezia e il suo terzo Nastro d’argento. Atto di dolore è probabilmente l’opera meglio riuscita durante gli anni Novanta per la carriera dell’attrice, ancora una volta con l’indispensabile risorsa di Squitieri.

Per il ruolo della vedova che tenta disperatamente di riportare suo figlio tossicodipendente sulla retta via, riceve il Globo d’oro come miglior attrice e una nomination come miglior attrice protagonista ai Nastri d’argento. Solo già sessantenne Cardinale esordisce a teatro, accettando la proposta di Squitieri, mentre in passato aveva rifiutato quelle prestigiose di Luchino Visconti e Giorgio Strehler. Claudia Cardinale è stata sposata con il produttore cinematografico italiano Franco Cristaldi (1966), ma la loro convivenza era iniziata molti anni prima, sebbene tenuta segreta a causa delle leggi italiane che non permettevano il divorzio, dal momento che Cristaldi era precedentemente sposato. I due si lasciarono definitivamente nel 1975. Nel 1973 durante le riprese di un film, incontra il regista napoletano Pasquale Squitieri, con cui successivamente ha iniziato un lungo sodalizio artistico. Ha vissuto con lui dal 1975 al 2000. Sua figlia Claudia è nata da questo legame. Alla fine degli anni Settanta diventa nonna per la prima volta di Lucilla, figlia di Patrick, e diventa nonna una seconda volta nel 2013 di Milo, figlio di Claudia.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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