“Dopo lo sgombero del centro sociale Leoncavallo a Milano, è ora di voltare pagina e ripristinare la legalità anche a Rho. L’area occupata abusivamente in via Risorgimento, nota come ‘La Fornace’, deve essere sgomberata senza indugio e restituita alla collettività e al suo legittimo proprietario. La tolleranza verso palesi violazioni della legge è finita. Per questo è stata presentata un’interrogazione parlamentare al Ministro dell’Interno e un’interrogazione in Consiglio comunale a Rho per fare luce sulla vicenda e sollecitare un intervento risolutivo.
Il cuore della questione è semplice: da una parte c’è una proprietà privata, quella di Eni, che ha giustamente presentato una nuova istanza di sequestro preventivo, dall’altra c’è un’occupazione illegale che si protrae da troppo tempo. Per anni questa situazione ha rappresentato un affronto a tutti i cittadini onesti, alle regole della convivenza civile e al sacro diritto di proprietà. Le deliranti dichiarazioni degli occupanti, che minacciano di resistere, suonano come un’inaccettabile sfida allo Stato. Nessuno può sentirsi al di sopra della legge, gestendo spazi non propri come se fossero feudi personali, alla faccia di tutte le associazioni e i gruppi che invece rispettano le regole.
L’esempio del Leoncavallo ha dimostrato che con la volontà politica si possono ripristinare ordine e legalità. Vigileremo affinché anche per la Fornace si agisca con la massima celerità e determinazione. Sia chiaro: non accetteremo che si ripeta quanto accaduto a Milano, dove la Giunta Sala ha dato priorità alla ricerca di una nuova casa per il centro sociale. Sarebbe un vero schiaffo ai tanti cittadini senza casa e un premio all’illegalità. La Lega sarà sempre in prima linea per difendere i diritti dei cittadini e per garantire che la legge sia uguale per tutti, senza zone franche per nessuno”.
Lo dichiarano Fabrizio Cecchetti, deputato lombardo della Lega e Segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati, e Christian Colombo, Consigliere comunale della Lega a Rho.