Momenti di paura nella notte a Cremella, piccolo comune della Brianza lecchese, dove intorno alle 3 un violento incendio è divampato in uno stabile residenziale composto da più unità abitative. Le fiamme si sono propagate rapidamente, costringendo gli abitanti a fuggire in strada e richiedendo un massiccio intervento dei soccorsi.
Il bilancio provvisorio parla di sei feriti e intossicati, due dei quali in condizioni gravi. Complessivamente sono state coinvolte una quindicina di persone. Tra i feriti anche un bambino di 4 anni, che insieme ad altre tre persone è stato trasferito d’urgenza all’ospedale Niguarda di Milano. Uno dei due feriti gravi si trova ora ricoverato al San Gerardo di Monza, l’altro al Manzoni di Lecco, dove i medici stanno monitorando costantemente le sue condizioni.
Sul posto sono intervenute numerose ambulanze e dieci squadre di pronto intervento dei Vigili del Fuoco, che hanno lavorato a lungo per domare le fiamme, mettere in sicurezza l’area e favorire l’evacuazione degli inquilini. Sette appartamenti risultano danneggiati in maniera significativa, alcuni resi inagibili. Diverse famiglie hanno perso nella notte i propri alloggi e sono state temporaneamente ospitate da parenti o in strutture messe a disposizione dal Comune.
Le cause del rogo non sono ancora chiare. I Carabinieri, insieme agli specialisti dei Vigili del Fuoco, stanno effettuando rilievi per stabilire l’origine dell’incendio: al momento non si esclude nessuna ipotesi, dall’incidente domestico al guasto elettrico.
La comunità di Cremella si è subito mobilitata per offrire supporto ai residenti colpiti dalla tragedia. «È stato un risveglio drammatico per tutti noi – ha commentato il sindaco – ma siamo vicini alle famiglie coinvolte e ci attiveremo per garantire loro assistenza e un rapido ritorno alla normalità».
Intanto, proseguono i sopralluoghi per verificare la stabilità della palazzina e valutare l’entità complessiva dei danni. Un rogo che ha lasciato sgomenta la piccola comunità brianzola, ma che, grazie alla rapidità dei soccorsi, non ha avuto conseguenze ancora più drammatiche.