Un video compromettente mai trovato sarebbe all’origine del brutale omicidio di Hayati Aroyo, cittadino italo-turco accoltellato (nella foto) e poi dato alle fiamme lo scorso luglio in un appartamento di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano.
Secondo la ricostruzione degli investigatori, il timore che l’uomo potesse diffondere un filmato in cui una donna del gruppo appariva in atteggiamenti intimi avrebbe spinto marito, moglie e un loro amico albanese a organizzare l’agguato.
La donna avrebbe fissato un appuntamento con la vittima e, entrando per prima in casa, avrebbe lasciato la porta aperta per consentire l’irruzione del complice. Quest’ultimo avrebbe colpito Aroyo con almeno trenta coltellate, mentre il marito della donna faceva da palo all’esterno dell’abitazione. Dopo l’aggressione, il corpo della vittima è stato cosparso di candeggina e dato alle fiamme insieme all’appartamento.
Gli inquirenti sottolineano che, nonostante i racconti dei fermati, del presunto video hot non è stata trovata alcuna traccia. I tre si erano conosciuti in un gruppo di incontri online e ora dovranno rispondere di omicidio volontario aggravato.