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Stress e intestino: un legame che pesa sulla salute delle donne

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MILANO (ITALPRESS) – Una nuova ricerca dell’Osservatorio Yakult svela lo stretto legame tra benessere psico-fisico e salute intestinale. Da un’indagine commissionata da Osservatorio Yakult ad AstraRicerche, emerge che il 57% delle donne si ritiene spesso stressata, contro il 44% degli uomini.
Le donne si fanno carico degli impegni privati e familiari più degli uomini (64% vs 42%) e sono più sensibili a preoccupazioni “pubbliche” come guerre, criminalità, inflazione o
instabilità politica. I disturbi intestinali interessano più le donne che gli uomini (54% vs 37%) e le prime sono più consapevoli dell’esistenza del legame tra intestino e cervello (asse intestino-cervello): il 44% afferma che il proprio intestino influenza sia il benessere generale sia l’umore; il 40%
ritiene che lo stato mentale incida direttamente sulla salute intestinale.
La nuova ricerca dell’Osservatorio Yakult, condotta da AstraRicerche, istituto italiano indipendente di ricerche di mercato, fotografa un Paese affaticato, con un forte divario di genere nel carico mentale e fisico. Solo il 41% delle donne si dichiara soddisfatta della propria vita.
La ricerca è stata presentata in anteprima al Tempo delle Donne, la festa-festival di Corriere della Sera, nel live talk “La pancia lo sa” a cura della giornalista e saggista scientifica Eliana Liotta e commentata da Cosimo Finzi, Direttore di AstraRicerche, Silvio Danese, Direttore di Gastroenterologia ed Endoscopia digestiva all’IRCCS Ospedale San Raffaele, e Michela Matteoli, Direttrice del programma di Neuroscienze presso l’Istituto Clinico Humanitas e Docente Ordinario di Farmacologia ad Humanitas University.
Dall’indagine – condotta su un campione rappresentativo della popolazione italiana tra i 18 e i 65 anni per sesso, età, area geografica – emerge che nel 2025 quasi la metà degli intervistati sta “così così”.
Solo il 44,9% si è detto soddisfatto e questa percentuale scende ulteriormente se si guarda alle donne, dove solo il 42% ha vissuto un anno positivo, contro il 48% degli uomini. Con una forbice che si allarga a 47% (donne) vs 58% (uomini) nella fascia d’età più giovane che va dai 18 ai 29 anni. La percezione del cambiamento rispetto all’anno precedente conferma un quadro diviso: se da un lato il 31,4% degli italiani dichiara un miglioramento, dall’altro il 26,4% ha sperimentato un peggioramento, con una tendenza più marcata tra le donne (29% rispetto al 24% dichiarato dagli uomini).
“Insieme a Osservatorio Yakult abbiamo voluto misurare il benessere reale, quello vissuto nella quotidianità, dentro le case e le teste delle persone. E ciò che emerge è il crescente disequilibrio tra uomini e donne, soprattutto fra le più giovani” – afferma Cosimo Finzi. “Le donne lavorano “ufficialmente” meno ore, ma si fanno carico di gran parte delle responsabilità domestiche e familiari. Questo si traduce in più stress, meno tempo per sè e una percezione di benessere inferiore”.
Quando gli intervistati sono chiamati a valutare il proprio livello di impegno domestico e familiare, il 64% delle donne dichiara un impegno domestico medio-alto, contro il 42% degli uomini, con un picco nelle 40-49enni del 72% (vs il 40% per i coetanei maschi). Cucinare, pulire casa, occuparsi dei figli sono attività che spesso non sono una scelta ma una necessità, comportando un significativo livello di preoccupazione.
Ma le ansie femminili non sono solo relative alla sfera privata e familiare. I livelli di preoccupazione tra le donne sono infatti molto elevati, sia per quanto riguarda la propria cerchia affettiva (ad esempio per la salute o la stabilità economica dei propri cari), sia per dinamiche esterne come guerre, criminalità, inflazione o instabilità politica. L’indice di “preoccupazione pubblica” è significativamente più alto nelle donne (43%) che negli uomini (32%), confermando una maggiore esposizione emotiva al contesto sociopolitico. Le conseguenze si osservano in maniera chiara sul piano emotivo e psicologico: il 57% delle donne afferma di sentirsi spesso stressata, contro il 44% degli uomini.
Silvio Danese commenta: “Intestino e stati d’animo possono inquinarsi reciprocamente. Infatti, gli scambi lungo l’asse intestino-cervello avvengono tramite ormoni, ma in gioco entrano anche il sistema immunitario e il microbiota enterico, il popolo di microrganismi che abita nel profondo delle viscere. In effetti, l’intestino è tappezzato da migliaia di neuroni, le stesse cellule nervose dell’encefalo, che comunicano attraverso gli impulsi elettrici”. Sul piano della salute intestinale solo 4 intervistati su 10 si dicono soddisfatti (salute buona o ottima) e gli uomini superano le donne (43% vs 39%) in questa affermazione. Il 44% delle donne è consapevole che il proprio intestino influenza il benessere generale e l’umore. E il 40% di esse ritiene che anche lo stato mentale influenzi direttamente la salute intestinale. Tuttavia, solo il 32% degli italiani si sente ben informato sull’intestino, e appena il 18% conosce il concetto di asse intestino-cervello.
L’indice di problemi intestinali è medio/alto per le donne (54%, mentre per gli uomini si attesta al 37%) e il 33% delle intervistate afferma che l’intestino è spesso dolorante (vs 27% degli uomini), ma soprattutto le donne sono consapevoli che intestino e cervello si influenzano reciprocamente: affermazione vera per il 78,7% degli intervistati, con una comprensione nettamente maggiore nelle donne (85%) rispetto agli uomini (72%).
Aggiunge Michela Matteoli: “Negli ultimi anni, varie ricerche hanno ipotizzato che la composizione del microbiota intervenga nello sviluppo dei disturbi neurodegenerativi. Mangiare verdura, frutta, legumi e cereali integrali, come suggerisce la dieta mediterranea, è fondamentale per rifornire di fibre la parte a noi favorevole dei batteri con cui conviviamo”. Solo il 32,4% ritiene di conoscere bene l’intestino e il suo funzionamento: un dato molto inferiore ad altri organi del nostro corpo; presso gli uomini la conoscenza non supera il 28% (donne 37%), la GenZ si ferma al 29%. Il 64,7% degli intervistati, infine, afferma di volerne sapere di più sull’intestino e sul suo impatto sulla salute.
“I risultati della ricerca parlano chiaro: serve più consapevolezza e conoscenza” – conclude Arianna Rolandi, Direttrice Science and Corporate Communication di Yakult Italia. “Osservatorio Yakult persegue l’obiettivo di intercettare i bisogni emergenti legati al benessere psico-fisico delle persone.
Questo ci consente di sviluppare progetti e azioni concrete di educazione alimentare e stili di vita sani.
Al centro della nostra attenzione, l’asse intestino-cervello e la salute del microbiota intestinale, entrambi preziosi alleati del benessere mentale e fisico”.
-foto ufficio stampa Yakult-
(ITALPRESS).

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