Non ha soldi per volo in Nigeria, si fa arrestare e rimpatriare da Malpensa

E' accaduto a Varese. Espulso dal giudice, "ci sono riuscito"

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Non potendo sostenere la spesa di un biglietto aereo per tornare in patria, un cittadino nigeriano ha trovato un modo singolare, quanto clamoroso, per ottenere il rimpatrio: si è fatto arrestare con l’obiettivo di farsi espellere. Alla fine il suo piano è riuscito e, davanti al giudice, non ha nascosto la soddisfazione: “Benissimo, ci sono riuscito!”.

La vicenda, riportata oggi da La Prealpina, riguarda un immigrato di 36 anni residente nel Varesotto, titolare di un permesso di soggiorno temporaneo. L’uomo, che per anni ha lavorato come operaio in una fabbrica della zona, oggi percepisce la Naspi e gran parte di quanto riceve lo invia alla famiglia in Nigeria. Proprio la volontà di riabbracciare i suoi cari lo ha spinto a mettere in atto un piano decisamente insolito.

Venerdì, alla stazione ferroviaria di Varese, ha acceso uno spinello proprio davanti agli agenti della Polfer, certo di attirare così la loro attenzione. Una volta fermato e perquisito, addosso gli è stato trovato un etto e mezzo di hashish, quantità sufficiente per far scattare l’arresto.

Sabato mattina è comparso davanti al giudice per la convalida e per lui è arrivata la decisione che tanto attendeva: la condanna sarebbe stata commutata nell’espulsione dal territorio italiano. A quel punto, senza esitazioni, ha commentato: “Perfetto, era quello che volevo”.

Non era il primo tentativo: già lo scorso marzo aveva provato la stessa strada, fingendo di dare in escandescenze su un treno per essere fermato. Anche allora l’obiettivo era lo stesso: farsi rimandare a casa. Questa volta il suo proposito è andato a buon fine.

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