Convalidato il fermo per Harouna Sangare, il 25enne originario del Mali fermato per lo stupro della 18enne commesso la notte tra il 30 e il 31 agosto in una zona isolata fuori dalla stazione ferroviaria di San Zenone al Lambro, nel milanese.
La gip di Lodi Anna Cerreta ha confermato l’arresto dell’uomo, disponendo per lui la custodia cautelare in carcere chiesta dalla pm Martina Parisi per il pericolo di fuga e il rischio di reiterazione del reato. Nell’interrogatorio di garanzia, avvenuto alla presenza di un interprete, l’indagato – che si esprime quasi solo in lingua bambara ed è difeso d’ufficio dall’avvocato Marco Moscatiello – si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Sangare è arrivato in Italia a luglio 2024, sbarcando a Lampedusa, ed è titolare di un permesso di soggiorno per protezione sussidiaria. Le accuse nei suoi confronti sono di violenza sessuale aggravata e di lesioni nei confronti della ragazza che ha denunciato lo stupro. A incastrarlo le immagini delle telecamere di sorveglianza del centro accoglienza in cui lavorava come aiuto cuoco e il suo Dna trovato sugli indumenti della vittima.