Delitto di Parabiago, svolta nel caso Ravasio: il figlio di Adilma esce dal carcere

Determinante la confessione resa in aula

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Igor Benedito è ora agli arresti domiciliari. La Corte d’Assise ha infatti accolto l’istanza presentata dall’avvocato Valentina Alberta e, a un anno dal fermo per l’omicidio di Fabio Ravasio – compagno della madre Adilma Pereira Carneiro – il ventisettenne lascia il carcere. Lo riporta il quotidiano La Prealpina.

La confessione

Determinante è stata la confessione resa dal giovane durante l’udienza del 14 luglio scorso. Benedito, autore materiale del delitto perché alla guida della Opel Corsa che travolse e uccise la vittima, ha ricostruito la vicenda senza più esitazioni, accusando la madre e indicando altri soggetti coinvolti: «Mia madre e Massimo Ferretti hanno programmato l’esecuzione per mesi, il vigile Andrea Conti le aveva detto quali telecamere non funzionassero e il meccanico Fabio Oliva aveva suggerito di usare la Opel. Io inizialmente mi rifiutai, poi accettai perché ero molto influenzato da mia mamma: sapevo che mi avrebbe escluso dalla famiglia se non avessi aderito. Non avrei più visto nessuno. Faceva leva sui miei sentimenti ma ora voglio camminare sulle mie gambe».

Il processo

L’omicidio di Ravasio risale al 9 agosto 2024. Oltre ad Adilma e al figlio Igor, davanti alla Corte d’Assise compaiono anche l’amante Massimo Ferretti, il suo amico Mirko Piazza, lo spacciatore Mohamed Dhabi, il meccanico Fabio Oliva, il marito brasiliano Marcello Trifone e il genero della cinquantenne, Fabio Lavezzo.

Il pubblico ministero Ciro Caramore aveva chiesto il ripristino della misura cautelare in carcere, ma il colpo di scena del 26 luglio ha fatto venir meno il rischio di inquinamento probatorio. Nel frattempo, anche la figlia di Adilma, Ariane Pereira Bezerra Da Silva, è stata arrestata con l’accusa di concorso nell’omicidio: difesa dall’avvocato Emanuele Santo De Paola, si professa estranea alla macchinazione, che secondo gli inquirenti sarebbe stata architettata dalla madre insieme a Ferretti. La donna ha ancora tempo per impugnare l’ordinanza davanti al Tribunale del Riesame, una mossa che potrebbe arrivare già nelle prossime settimane.

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