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ROMA (ITALPRESS) – “Noi sosteniamo l’iniziativa di Trump, è un passo in avanti, un primo passo positivo perché si arrivi alla pace. Ben venga l’incontro Trump-Putin se serve a scongelare i rapporti. Ma per un accordo serve per forza anche Kiev. La pace non si può fare senza i diretti interessati, russi e ucraini”. Così, in un’intervista al Corriere della Sera, il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
“La Ue è e deve essere parte determinante delle trattative, anche perché ha inflitto sanzioni alla Russia. La guerra in Ucraina è una questione che riguarda la nostra sicurezza”, aggiunge. “I primi obiettivi – spiega – sono il cessate il fuoco e il sostegno alla popolazione civile ucraina, che l’esercito russo sta attaccando duramente. La Ue deve partecipare alle trattative e la pace non può essere una resa dell’Ucraina, questi i paletti fondamentali. Noi tuteliamo il rispetto del diritto internazionale e continueremo a sostenere le ragioni dell’Ucraina”.
Quanto al riconoscimento della Palestina, Tajani dice: “Noi siamo favorevoli, ma non possiamo riconoscere uno Stato che non c’è. Prima bisogna crearlo, perché oggi la Palestina non esiste e non può essere Hamas ad avere un ruolo di guida, ma l’Autorità nazionale palestinese. Abbiamo sempre detto che per unificare due realtà diverse con visioni contrapposte serve una missione delle Nazioni Unite”.
Dopo le parole del ministro della Difesa Crosetto e sulla posizione del del governo, il ministro chiosa: “La linea del governo è di chiara condanna. E c’è una linea sola, non più linee”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)