Magneti Marelli, non ci sono compratori: la preoccupazione dei sindacati

'Tutelare l'occupazione'

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Marelli, gruppo della componentistista auto ceduto dall’allora Fca (oggi Stellantis) a Kkr nel 2018, resta ai creditori. Nella finestra di 45 giorni fissata dalla procedura del Chapter 11 avviata negli Stati Uniti e conclusa il 28 luglio, la società, come si legge in una nota riportata da Il Sole 24 Ore, “non ha ricevuto offerte superiori, pertanto, come indicato nell’Accordo di Supporto alla Ristrutturazione precedentemente comunicato, Marelli prevede di uscire dal Chapter 11 nel 2026 sotto la proprietà dei suoi principali finanziatori”, con in testa il fondo Strategic Value Partners, accanto a Deutsche Bank, Mbk Partners, Fortress Investment Group e Polus Capital Management.

Marelli ha inoltre ottenuto l’approvazione di tutte le mozioni “second day” e il via libera definitivo ad alcune mozioni “first day” da parte del Tribunale fallimentare degli Stati Uniti. Dopo l’udienza del 24 luglio, infatti, “Marelli ha ottenuto dai propri finanziatori l’accesso a ulteriori 130 milioni di dollari del finanziamento di 1,1 miliardi di dollari, concesso ai debitori in possesso dei beni (Dip, debtor in possession), che consentirà alla società di continuare a servire i propri clienti e adempiere agli obblighi post-petizione nei confronti dei fornitori e degli altri creditori senza interruzioni”. David Slump, amministratore delegato di Marelli, ha sottolineato che la società “continua ad avanzare nel processo di Chapter 11, garantendo al contempo la continuità delle nostre operazioni quotidiane e il nostro impegno nei confronti dei clienti, dei fornitori e dei dipendenti”.


”La chiusura del periodo di 45 giorni prevista dal Chapter 11 di Marelli non ha visto la presentazione di offerte alternative. La proprietà dell’azienda dovrebbe quindi passare al fondo Strategic Value Partners (Svp). A questo punto è necessario capire quale sarà il progetto industriale di Svp, in particolare rispetto ai siti italiani”. Lo ha detto il coordinatore nazionale Fim Cisl Stefano Boschini.

La Fim chiede la salvaguardia di tutta l’occupazione e un piano che preveda il rilancio di tutti gli stabilimenti del Gruppo. Il 31 la Fim chiederà al Governo di assumere un ruolo di garanzia verso la nuova proprietà, anche attraverso la Golden Power. Per i grandi contenuti tecnologici e d’innovazione attualmente presenti e per il ricco patrimonio di competenze che caratterizza i lavoratori, Marelli rappresenta una realtà strategica nel settore automotive del nostro Paese. Per questo deve essere accompagnata nel superare positivamente la fase di grande incertezza che l’azienda e il settore stanno attraversando”, ha concluso Stefano Boschini.

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