Rugby Sound Festival, il bilancio: 50mila spettatori al castello di Legnano

Il bilancio e le prospettive

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Si è chiuso sabato, 19 luglio con un altro sold out, il RUGBY SOUND FESTIVAL 2025, l’atteso appuntamento con la musica, i party e gli spettacoli dal vivo, organizzato da Rugby Parabiago con Shining Production e patrocinato dal Comune di Legnano.

A partire dal 3 luglio, quando i CCCP – Fedeli alla Linea hanno portato nella suggestiva atmosfera dell’Isola del Castello di Legnano la loro Ultima Chiamata, fino al 19 luglio, sono state 10 le serate in programma, più una a ingresso gratuito, 27 diversi artisti sul palco, tanti ospiti e deejay set pre e after-show.

Un susseguirsi di eventi dal vivo che hanno abbracciato molteplici generi, per un Rugby Sound che ancora una volta si qualifica come un evento in grado di offrire a pubblici diversi, sia per età che per gusti musicali, l’occasione di vivere la musica come un momento di unione e condivisione, in uno spazio suggestivo, all’ombra del Castello di San Giorgio, accessibile e sicuro.


Oltre 50.000 in totale gli spettatori che quest’anno hanno partecipato alle diverse serate, godendo degli spazi all’aria aperta. Il Rugby Sound anche in questa edizione ha offerto al suo pubblico un’ampia offerta di ristoro, grazie a una selezione altamente qualitativa dei food truck presenti.
Spettacoli su un enorme main stage che ha fatto da passerella a tutti gli artisti ospiti e, ancora, un rinnovato second stage, il Waikiki Stage, sul quale sono andati in scena i dj-set after-show, rigorosamente a ingresso gratuito, che hanno intrattenuto il pubblico nei weekend dopo la mezzanotte. Fra le novità di questa edizione, anche due terrazze dalle quali è stato possibile vivere un’esperienza diversa, godendosi gli spettacoli in forma più intima, con una visuale sopraelevata.

Rugby Sound Festival per il secondo anno consecutivo ha offerto un’esperienza cashless, che permette di fare acquisti sul posto tramite braccialetto elettronico, ricaricabile anche da app in qualsiasi momento, che annulla la necessità di utilizzo di contanti e carte di credito, per vivere gli eventi più in sicurezza e con una gestione trasparente delle spese.

Nel primo weekend in programma, si è passati dall’adrenalina del Punk in Castle che, ancora una volta, ha visto sul palco i PUNKREAS a fare gli onori di casa, in compagnia di DEROZER e BAMBOLE DI PEZZA, all’ennesimo sold out targato VOGLIO TORNARE NEGLI ANNI 90 che si conferma il live show dedicato a un’intera decade più amato da un pubblico trasversale, che si è riunito per cantare e ballare sotto il cielo di Legnano i più grandi successi di un decennio che hanno fatto la storia.

Spazio poi alle sonorità urban, trap e rap, che hanno visto migliaia di giovani e giovanissimi riunirsi sotto il grande palco legnanese per acclamare gli artisti più rappresentativi della scena.

In 5000 per KID YUGI, NERISSIMA SERPE + PAPA V + FRITU, tutti insieme nella stessa serata che ha visto in apertura anche LATRELLE. L’evento è l’unico di questa edizione che ha subito uno spostamento di data a causa dell’allerta meteo diramata per il 6 luglio, giorno in cui si sarebbe dovuto tenere. Regolarmente svoltosi martedì 8 luglio, il cambio di programma non ha minimamente intaccato l’entusiasmo e il calore dei fan riversatisi all’Isola del Castello di Legnano anche da fuori regione.

Il 10 luglio, come da tradizione del Rugby Sound Festival, porte aperte all’Isola del Castello per l’appuntamento a ingresso gratuito organizzato con il contributo del Comune di Legnano. Quest’anno, protagonista sul palco CISCO, per una tappa del suo “Riportando tutto a casa 30 anni dopo”. Con la partecipazione straordinaria di un pubblico dall’entusiasmo contagioso, Cisco e i suoi compagni di viaggio hanno celebrato la musica come fucina di emozioni.

L’11 luglio, al Rugby Sound Festival un grande ritorno, quello del DEEJAY TIME. I DJ Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso sono tornati a Legnano e hanno fatto ballare un numeroso pubblico sulle note intramontabili della musica dance. Un viaggio tra le hit che hanno segnato un’epoca, tra energia travolgente, un pizzico di nostalgia e il consueto tanto divertimento.

Il 12 luglio, ancora un ritorno, quello del TEENAGE DREAM, uno dei party più amati degli ultimi anni, che è tornato al Rugby Sound per la seconda volta dal 2023, accolto da oltre 5000 persone, che hanno sognato e cantato tutte insieme con le hit degli anni 2000.

Lo stesso giorno è stato anche quello dei PRIMADORA, formazione legnanese che, distintasi nel contest del Primo Maggio, promosso proprio nella Città di Legnano da Cgil, Cisl e Uil, si è guadagnata un posto sul main stage del festival, per scaldare il pubblico con il loro mix di pop, indie, rock.

Il 15 luglio, l’attesissimo concerto di ANNA ha fatto registrare il tutto esaurito. Prima di lei, sul palco ASTRO. ANNA è giunta a Legnano per una tappa di VB SUMMER TOUR 2025. Il suo album di debutto “VERA BADDIE” è risultato anche quest’anno il disco di un’artista femminile più venduto nei primi 6 mesi dell’anno (classifica FIMI/GFK), mentre la smash-hit dello scorso anno “30°C” è diventato il brano di un’artista femminile solista più ascoltato in Italia su Spotify con oltre 114 milioni di stream. Anna è ufficialmente l’artista femminile più giovane a conquistare 15 posizioni alla #1 nella chart dei singoli in tutta la storia della classifica FIMI (dal 1997 ad oggi).

Il pop punk di NASKA e l’irriverenza dei FUCKYOURCLIQUE, hanno regalato una serata indimenticabile al pubblico nel 17 luglio. A sorpresa, sul palco, anche la leggenda della musica italiana ORIETTA BERTI che, con ironia, si è unita sul palco ai FUCKYOURCLIQUE.

Un vero e proprio mini festival nel festival è andato in scena il 18 luglio. Sul palco in ordine NIKI SAVAGE, ARTIE 5IVE e, a chiudere, l’acclamatissimo GUE, al Rugby Sound per una data di La Vibe Summer Tour 2025. In quattromila per la penultima data del Rugby Sound, che ha visto convogliare in un’unica data artisti amatissimi dalle vecchie e nuove generazioni.

A chiudere l’edizione 2025 il sold out della ZARRO NIGHT quest’anno nella versione più grande di sempre con tanti ospiti sul palco: EIFFEL 65, DJ MATRIX, SKAR & MANFREE, BROTHERS. Un appuntamento, quello della ZARRO NIGHT, che è quasi tradizione al Rugby Sound Festival e che come in un vero e proprio terzo tempo, ha celebrato ancora una volta la voglia di incontrarsi e condividere nel segno della musica e del sano divertimento.

“Anche per il 2025, il successo del Rugby Sound Festival risiede in un grande gioco di squadra – sottolineano gli organizzatori – si ringraziano tutte le realtà che hanno contribuito al successo di questa intensa edizione del Festival; ancora di più quest’anno ci sentiamo di rivolgere un enorme grazie al pubblico, così partecipativo, il cui entusiasmo è carburante per gli artisti ospiti e per tutti coloro che sono coinvolti da un punto di vista organizzativo – continuano gli organizzatori – In questa edizione, come non mai, abbiamo visto nuove e vecchie generazioni riunirsi sotto il nostro palco, per vivere un’esperienza che non è solo divertimento, ma condivisione, unione e sana socialità, nel segno della musica e di quei valori legati al fair-play, al rispetto degli altri e anche degli avversari che sono propri del gioco del rugby e delle radici che hanno dato vita a questo evento fin dal 1999”.

Cristiano Bienati, manager di Rugby Parabiago, sottolinea l’ottima e imprescindibile collaborazione con il Comune di Legnano e quello dei Comuni limitrofi.

Ringraziamento speciale va, inoltre, agli Sponsor e a tutti coloro che sostengono, apprezzano e credono nel Rugby Sound, riconoscendo la bontà del progetto e l’apporto che questo longevo evento, così atteso per tutto l’anno, offre al territorio.

Bienati rivolge un pensiero particolare alla Protezione Civile, alla Croce Rossa e al centinaio di volontari del Club che, con dedizione e passione, hanno supportato l’organizzazione e lo svolgimento, e l’importante collaborazione con le Forze dell’Ordine, che hanno lavorato in sinergia per garantire la massima sicurezza e una gestione efficace di eventuali criticità, operando con grande e indiscutibile professionalità: dalla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Locale.

Nel giorno successivo, all’ultima data di questa edizione, Fulvio De Rosa, Direttore di Shining Production e Vicepresidente di Assomusica, apre anche ad alcune riflessioni sul futuro del Rugby Sound e sullo stato di salute dei festival musicali in Italia in generale.

“Quest’anno, rispetto alle due edizioni precedenti, sebbene enormemente soddisfatti, dobbiamo fare un’analisi critica sul mercato in cui operiamo. Gli oltre 50.000 partecipanti di questa edizione sono un dato che è sentinella di una crescente criticità, che aveva iniziato a manifestarsi già lo scorso anno, ma che in questo 2025, è diventata palese e di difficile gestione per gli organizzatori di eventi musicali di dimensioni medie, con capacità e capienza simili a quella del Rugby Sound Festival.

La prossimità del territorio legnanese alla Città di Milano, sicuramente è un aspetto territoriale penalizzante, dovuto al prosperare di venue con eventi di dimensioni anche dieci volte superiori al nostro, che si svolgono in contemporanea nel Capoluogo lombardo. Quest’anno, proprio per non sovrapporre il Rugby Sound Festival ai grandi eventi previsti allo Stadio San Siro, negli Ippodromi o alla Fiera di Rho, per non considerare tutte le altre venue dell’hinterland milanese, abbiamo scelto di spostare l’inizio del nostro festival ai primi di luglio, rispetto al tradizionale inizio che era fissato per la fine di giugno, allungando la durata del festival per avere più occasione di incastro ideale delle date.

In parallelo ad un mercato così saturo di offerta di grandi eventi, vi è poi il paradosso di carenza di artisti in tour di medie dimensioni e si è manifestata una difficoltà oggettiva a creare un cartellone con un programma adeguato allo storico e alle dimensioni del nostro festival. Esiste anche un altro aspetto molto importante, che riguarda la percezione del pubblico e l’effettiva capacità di spesa di quest’ultimo. L’incremento dei costi legato all’organizzazione dei grandi eventi, in termini di logistica, ma anche di cachet degli artisti, influisce inevitabilmente su un aumento dei prezzi dei biglietti che, in aggiunta ai costi necessari per completare l’esperienza, ossia i viaggi e l’ospitalità, raggiungono anche cifre esorbitanti per i grandi eventi. Di conseguenza, anche il fan più affezionato, è costretto a fare delle scelte in termini di economie, penalizzando gli eventi di portata media, che soffrono anche per la distorta percezione dell’evento stesso. Quello che stiamo osservando a livello nazionale, è che la proliferazione dei grandi eventi, con capienza di oltre i 10.000 spettatori, dà il via a un effetto di cannibalizzazione di quelli più piccoli, che vengono vissuti dal pubblico come meno appetibili, quasi eventi secondari, in cui l’esserci perde di essenzialità, specie in un’ottica di rinunce da ricollegare nuovamente e in prevalenza alla capacità economica di spesa del singolo.

Poche date enormi al posto di tante date distribuite; laddove una volta l’artista andava in “tour” per raggiungere i fan, ora sono i fan che vanno in tour per raggiungere l’artista, spesso a casa sua (intesa come nel suo territorio di origine).

Quello che una volta era l’eccezione, ora è la regola.

Questa crescente saturazione del mercato, impatta su tutti i festival in Italia con dimensione fino a 10000 spettatori ed è evidenziato da molti organizzatori già nelle fasi di verifica della reperibilità degli artisti, nei mesi di costruzione di un festival.

La sopravvivenza di eventi come il Rugby Sound Festival, che tanto apportano ai territori dove si svolgono, spesso in provincia, sia in termini di affluenza, e quindi di ricaduta economica, ma anche di aggregazione, socialità e proposta culturale, hanno ormai URGENZA di essere attenzionati dalle istituzioni e sostenuti da adeguate misure di sostegno pubbliche: economiche e finanziarie, snellimento delle procedure amministrative, anche attraverso il riconoscimento legislativo tanto atteso e contenuto nel nuovo codice dello spettacolo, purtroppo da molto tempo in stallo in parlamento, oltre che da sponsor privati, in quanto eventi importantissimi all’arricchimento, sviluppo e riconoscimento dei territori ospitanti, pena la loro scomparsa”.

Lorenzo Radice, Sindaco di Legnano commenta: “Il Rugby Sound è sempre più una grande festa della musica e della socialità che la comunità del legnanese attende e che riesce a fare quello in cui pochi eventi riescono: usare una leva culturale, in questo caso la musica, per parlare a pubblici estremamente diversi tra loro. Il Rugby Sound in questo senso per noi è sempre più una festa delle comunità che esprimono il proprio esserci attraverso la musica ed è molto bello come Comune poter sostenere e dare uno spazio a questo genere di eventi che coinvolgono giovani, adulti, famiglie, adolescenti. Per questo ringraziamo Rugby Parabiago per aver anche quest’anno portato al territorio questa enorme opportunità.

Rileviamo anche noi tuttavia la crescente difficoltà di dare sostenibilità a eventi di questa natura, nonostante sforzi crescenti anche da parte del Comune. Anche per questo siamo al lavoro per trovare la via adeguata per dare continuità a un evento così bello e apprezzato da decine di migliaia di persone, che è ormai una vetrina irrinunciabile per la promozione della nostra Città e per il nostro castello. Un ringraziamento particolare quest’anno è da tributare all’ufficio eventi del Comune, all’ufficio ambiente, alla nostra polizia locale e a tutto quel personale che ogni anno si dedica con attenzione e pazienza a curare gli aspetti autorizzativi e amministrativi, oltre a partecipare alla gestione di alcuni aspetti essenziali per la sicurezza e la logistica di questo evento”.

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