Per Ervin Bashi, ventenne difensore albanese, la sua storia è una serie di momenti indimenticabili. Dopo aver mosso i primi passi nel calcio professionistico con la Pro Patria, palestra di vita, Bashi inizierà ora una nuova avventura in Serie B con il Catanzaro. Questa è la notizia del mercato sportivo, ma la storia del ragazzo si scopre in paese. Chiedendo ai nipoti, Giorgio e Riccardo Nobili, i quali ricordano gli oltre 500 palleggi che Ervin riuscì a fare a soli 13 anni alla Colonia Elioterapica di Turbigo, durante in una delle tante competizioni estive.
Turbighese (nato in Albania il 24 luglio 2005), nel senso dell’aver frequentato le scuole dell’obbligo in paese, per cui lo conoscono tutti, tanti sono i momenti in cui le sue qualità sportive sono venute alla luce. Tutte vissute con una grande umiltà. I primi calci di pallone con la ‘Ticinia’ di Robecchetto, poi la Pro Patria (2018) di Busto.
Alla Colonia estiva, nella squadra dov’era presente – luogo dove il gioco del pallone è sacro – c’era la matematica certezza che avrebbe vinto, per cui erano in tanti a raccomandarsi.
UMILTA’ E SACRIFICIO. Legatissimo ai genitori (che hanno un’impresa edile e ottenuto la cittadinanza italiana), al fratello e al cugino, che lo seguono ovunque. Genitori dei suoi compagni di classe ci dicono che si allenava correndo su e giù dallo scalone delle Rimembranze e per le vie del Paese con il padre dietro. Grande esempio di tenacia e determinazione.
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