«La notizia dell’indagine a carico di Giuseppe Sala, sindaco di Milano e quindi della Città Metropolitana, e di oltre 70 persone è motivo di grande preoccupazione. Nonostante la maxi-inchiesta riguardi principalmente il capoluogo, dobbiamo ricordare che Giuseppe Sala non rappresenta solo Milano ma è il sindaco di tutti i 133 Comuni che compongono la Città Metropolitana di Milano. È quindi fondamentale interrogarsi su come questa situazione possa condizionare il corretto funzionamento di questo ente, già fragile e poco valorizzato». Lo dichiara Christian Colombo, consigliere metropolitano della Lega.
«Negli ultimi mesi – continua Colombo – la Città Metropolitana è apparsa sempre più in affanno. L’attività amministrativa è stata ridotta al minimo mentre le sedute del consiglio metropolitano si sono limitate all’essenziale. Basti pensare alla recente votazione del 26 maggio con cui la maggioranza di centrosinistra ha avallato un accordo che ha trasferito alla Città Metropolitana le competenze della Commissione per il Paesaggio del Comune di Milano, dimissionaria proprio a causa delle indagini sulla vicenda urbanistica milanese. Una situazione paradossale, che dimostra quanto sia critica la gestione attuale e quanto serva un’azione politica forte e credibile. Il centrodestra non può farsi trovare impreparato».
Colombo sottolinea che «le indagini che coinvolgono esponenti di primo piano del Comune di Milano stanno generando un clima di instabilità e incertezza. A prescindere dall’esito delle inchieste, anche qualora non emergano responsabilità penali, è sotto gli occhi di tutti che l’emergenza abitativa – dovuta anche alle scelte urbanistiche della Giunta Sala – rischia di esplodere, con un Comune capoluogo sempre più off-limits a causa dei costi esorbitanti di affitti, beni e servizi. A cascata, la stessa problematica si sta riversando su tutti i Comuni della prima cintura milanese, tra cui la stessa Rho che rappresento anche in Consiglio comunale. I Comuni del territorio restano infatti spesso soli ad affrontare sfide enormi, frutto di scelte politiche che hanno reso Milano sempre meno accessibile e inclusiva».
«Oggi più che mai – conclude il consigliere della Lega – serve una vera svolta per la Città Metropolitana. Non si può andare avanti per inerzia: servono trasparenza, partecipazione e un governo capace di ascoltare e di incidere sulle politiche locali».